“Scattano le prime ordinanze di ripristino per arginare le frane registrate in seguito all’emergenza maltempo: questo pomeriggio l’assessore alla Protezione civile Fiorilli ha firmato il primo provvedimento per ordinare a tre proprietari dei terreni privati smottati l’esecuzione delle opere di messa in sicurezza immediata della scarpata di via Catani e il taglio degli alberi pericolanti. L’ordinanza andrà eseguita entro due giorni dal momento della notifica; in caso contrario interverrà il Comune con la relativa denuncia alla Procura della Repubblica e il recupero delle somme spese
Provvedimenti propedeutici alla revoca della prima ordinanza di sgombero a carico della famiglia residente nella strada a rischio, evacuata da sabato scorso, che potrebbe essere notificata già nella giornata di domani, dopo che i geologi incaricati di effettuare le verifiche sul sito hanno parzialmente ridimensionato la portata della pericolosità del movimento franoso in atto.
Nella giornata odierna – ha spiegato l’assessore Fiorilli – sono proseguiti i sopralluoghi sulle frane degli otto geologi incaricati dall’amministrazione comunale, indagini che, in qualche modo, hanno minimamente ridimensionato la situazione di allarme in via Catani, dove da sabato scorso è stata sgomberata una famiglia di quattro persone. I geologi hanno verificato un evento franoso in atto in corrispondenza della scarpata laterale di via Catani, con un fronte di distacco di 110 metri, con la probabilità di attivazione di un’ulteriore massa di terreno oltre quella già movimentata. Tuttavia gli stessi geologi hanno anche indicato gli interventi di massima urgenza da attivare che consentirebbero anche la revoca dell’ordinanza di sgombero dell’abitazione al civico 38.
Intanto nel pomeriggio è scattata anche l’ordinanza di chiusura di via Pantini, nel tratto compreso tra via della Bonifica e via Antonelli, invaso da 50 centimetri d’acqua che sta creando problemi di stabilità alle piante e che dunque impone l’adozione di un provvedimento di sicurezza per tutelare la pubblica incolumità.
Restano per ora congelate le altre situazioni di forte rischio, ossia lo sgombero delle abitazioni di Colle Breccia e di Strada Colle Santo Spirito dove sono ancora in corso le indagini dei geologi vista la complessità delle situazioni di frana e i rischi a carico della popolazione.