Entro lunedì mattina le golene nord e sud di Pescara, invase dall’acqua tracimata dal corso d’acqua, saranno con ogni probabilità riaperte al transito e alla sosta veicolare. Sabato, infatti, partiranno le operazioni di bonifica con la rimozione del limo lasciato dalla piena del fiume che, ancora oggi, defluita l’acqua, ricopre i due assi viari. “Per legge”, spiega il sindaco Mascia, “quel fango è di fatto un rifiuto speciale e dunque non è possibile né consentito limitarsi a raccogliere il limo e portarlo in discarica, ma occorre seguire una procedura rigorosa e severa nel senso che dovrà essere depositato all’interno di cassoni scarrabili che saranno trasportati in un sito di stoccaggio ad hoc e lì l’Arta interverrà per effettuare la caratterizzazione dei fanghi e individuare il relativo codice di smaltimento”.
E’ quanto deciso stamane nel corso della conferenza dei servizi interistituzionale convocata per decidere l’esatta procedura da seguire per lo smaltimento del materiale lasciato sulle golene, che sono fondamentali sia per il traffico che per la sosta (sono 800 i posti auto a disposizione). Dandone notizia il Comune chiede “qualche giorno di pazienza e di collaborazione”, assicurando che “si sta lavorando senza sosta per garantire il ritorno alla normalita’ della citta’”. Alla Conferenza dei servizi hanno partecipato, oltre al Comune, l’Arta, il Corpo Forestale dello Stato e la Attiva. Intanto continuano gli interventi dei vigili del fuoco sul territorio, per prosciugamenti e rimozioni di alberi. Ce ne sono ancora una cinquantina in lista da evadere, dopo le piogge dei giorni scorsi.