Pescara. Una fiaccolata per solidarietà a tanti cittadini della Val Pescara danneggiati dagli allagamenti degli ultimi giorni e, secondo l’M5S, “delle istituzioni”. Dura la critica dei movimenti ai piani d’emergenza: domenica pomeriggio il corteo per le strade di Porta Nuova.
Dopo l’emergenza la conta dei danni, ma passato il tempo della disperazione arriva, inevitabilmente, quello delle proteste. lI gruppi del Movimento 5 stelle dei comuni della Val Pescara colpiti dal maltempo, il Forum abruzzese dell’Acqua, l’associazione Codici, porteranno in piazza il fiume in piena dei tanti cittadini “vittime delle istituzioni”, hanno detto stamani in conferenza stampa, “e per denunciare la devastazione del territorio della Val Pescara”.
Domenica pomeriggio una fiaccolata di solidarietà attraverserà le strade di Porta Nuova, partendo da piazza Unione per arrivare a piazza San Luigi attraverso viale Marconi, una delle più colpite dagli allagamenti, portando in testa lo slogan “Fuori dal fango, oltre la rabbia”.
Presentando l’iniziativa, il senatore del 5 Stelle Gianluca Castaldi ha voluto amplificare “la voce di cittadini del pescarese e del chietino che si domandano se dopo due giorni di pioggia autunnale, si possano giustificare frane smottamenti, strade che si trasformano in torrenti, o addirittura morti sotto un cavalcavia”. Sotto pesante accusa le modalità di allerta utilizzate dagli enti locali: “Più eccezionale della pioggia caduta”, ha chiosato il senatore grillino riferendosi in particolare all’assessore pescarese Fiorilli, “ci appare la gara ad allertare il cittadino, cui hanno partecipato i nostri amministratori locali di ogni ordine e grado, impegnati a divulgare previsioni metereologiche, ordinanze di chiusura scuole, chiusura strade, evacuazione di centri commerciali e consigli sulla migliore strada da percorrere in caso si fosse costretti ad uscire di casa, utilizzando sistemi rapidi per avvisare la popolazione, come le app, Facebook e Twitter, come se gli obblighi del Comune nei confronti del cittadino si assolvessero fornendo allerte meteo”. Altrettanto attaccato il piano di protezione civile del capoluogo adriatico: “Siamo al paradosso,”, ha proseguito Castaldi, “chiediamo di spiegare ai cittadini se l’amministrazione comunale di Pescara ritenga credibile un piano che prevede, dopo un paio di giorni di pioggia, evacuazioni e allestimento di campi di accoglienza come a paragonare la pioggia, evento naturale che in condizioni normali non produrrebbe gli effetti devastanti che abbiamo sotto gli occhi, a catastrofi di ben altra natura, come terremoti o alluvioni. Ben altre misure ci si aspetta da amministratori consapevoli. Questo modo di procedere, nasconde omissioni e negligenze di anni di amministrazioni compromesse, che dimostrano con i fatti degli ultimi giorni la loro totale inadeguatezza a gestire il nostro territorio”.
Sul versante chietino, invece, è stata criticata la vicenda di lungo corso della costruzione del centro commerciale Megalò, annagato dall’esondazione, in una zona ad alto rischio idreogeologico come una cassa d’espansione del fiume Pescara. A sottolineare il tardivo interessamento istituzionale alle tematica è stata Sara Marcozzi, portavoce del Movimento 5 Stelle di Chieti: “Se tutto questo interesse per la solidità idrogeologica ci fosse stato nel momento in cui si approvavano i piani regolatori”, ha rimarcato, “e si consentiva la costruzione di quartieri residenziali lungo gli argini dei fiumi e la costruzione del centro commerciale Megalò in una zona notoriamente a rischio, non ci troveremmo a questo punto”.
La manifestazione del pomeriggio dell’Immacolata sarà silenziosa fino al termine del corteo. Poi un dibattito pubblico al quale parteciperanno Augusto De Sanctis del forum Abruzzese dei Movimenti per l’acqua, e il deputato M5S Gianluca Vacca, affronterà proprio il problema del dissesto idrogeologico della Val Pescara, ascoltando dalla viva voce degli allagati le testimonianze dei danni subiti. L’associazione Codici, infine, si renderà disponibile per fornire assistenza legale per il risarcimento danni tramite il proprio ufficio legale.
Daniele Galli