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Penne, crisi Brioni: si lavora per salvare 60 dipendenti

Pescara. Si apre la trattativa per salvare 60 dipendenti della Brioni di Penne: per l’azienda sono “imposizioni cessanti”.

Si e’ svolto ieri nella sede dell’Assessorato al Lavoro della Provincia di Pescara l’incontro tra rappresentanti della Brioni Roman Style spa del gruppo Kering, assistiti da Confindustria, i sindacati CGIL, CISL e UIL, l’assessore alle Politiche del Lavoro Antonio Martorella e funzionari dell’assessorato, per affrontare la questione dell’eventuale ammortizzatore sociale da utilizzare per 60 lavoratori del gruppo, definiti dall’azienda come “imposizioni cessanti”. Il destino di questi lavoratori, non tutti direttamente coinvolti nella attivita’ di sartoria e confezioni, ma per lo piu’ utilizzati in attivita’ indirette rispetto alla produzione, sara’ deciso, molto probabilmente, il 17 dicembre prossimo, giorno in cui l’assessore Martorella ha riconvocato le parti (datori di lavoro, sindacati e Provincia) per trovare un accordo generale sulla vertenza in atto, con particolare attenzione alla salvaguardia dei livelli occupazionali. In quel giorno si dovra’ trovare la soluzione alla eventuale cessazione di attivita’ di 60 lavoratori. A questa conclusione si e’ giunti dopo il primo confronto sull’utilizzo dell’ ammortizzatore sociale piu’ adatto a rendere il meno doloroso possibile il destino delle maestranze, considerando anche di dover procedere ad una riqualificazione dei lavoratori e alla loro eventuale ricollocazione. “Dobbiamo prendere atto che la crisi – ha dichiarato l’assessore Martorella – ha toccato anche questa fetta di mercato, quella del tessile e della moda, di cui la Brioni detiene il primato della qualità nel mondo . Pur riconoscendo la particolare attenzione della Brioni Kering al nostro territorio, dove lavorano ben 1.400 dipendenti contro un totale di 1.800, mi farò carico di raggiungere un accordo equo per i nostri lavoratori, valutando – all’interno del mio assessorato – ogni strada percorribile per non disperdere la professionalità e il know how di eccellenza che molti di questi lavoratori portano nel loro bagaglio personale”.