Il Comune di Pescara potrebbe essere chiamato a contribuire alla costituzione del Fondo di solidarietà versando 4milioni 300mila euro oltre a quanto già previsto in bilancio.
La notizia, venuta fuori da una seduta della Conferenza Stato-Regioni, non ha però ancora avuto il crisma dell’ufficialità, che le deriverà solo dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, ma intanto l’incertezza incombe in tutti i municipi italiani, compreso quello pescarese. “Per questa ragione”, spiega l’assessore alle Finanze Filippello, “l’Anci ha aperto un’interlocuzione con il Governo per chiedere di far slittare l’applicazione del Fondo al 2014. In ogni caso”, rassicura, “i nostri Uffici stanno monitorando la situazione, siamo pronti a fronteggiare anche quest’ultima emergenza, con l’obiettivo, comunque, di non dover far ricorso alla leva fiscale”.
Il Fondo di Solidarietà è determinato su base statistica in relazione al maggior gettito Imu che hanno avuto i Comuni, in particolar modo considerando gli immobili del gruppo D. A oggi sulla questione c’è solo un’intesa sancita nella conferenza Stato-Regioni, che parla di una successiva pubblicazione del Dpcm in Gazzetta Ufficiale. “Tuttavia”, conclude Filippello, “se la situazione non dovesse cambiare, è evidente che il Comune di Pescara dovrà contribuire in misura pari a 4milioni 300mila euro in aggiunta alla somma già stanziata in bilancio”