Pescara. Porta Nuova infuriata contro l’amministrazione comunale per i danni subiti dagli allagamenti. Fli raccoglie decine di reclami e lancia la class-action.
Una class-action, con i legali messi a disposizione dal gruppo consiliare di Futuro e Libertà per l’Italia, contro il Comune, per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa degli allagamenti di Pescara Sud. I residenti di Porta Nuova, a decine, hanno telefonato indiavolati al presidente della circoscrizione Piernicola Teodoro, denunciando i disagi: ““Quella che si sta vivendo in queste ore a Pescara sud è incredibile”, spiega Teodoro, “i centralini dei vigili del fuoco sono stati letteralmente subissati di chiamate provenienti proprio dalla zona stadio, dove ci sono persone rimaste imprigionate nelle loro case”. Via Marconi, via Elettra, via Pepe, infatti, sono paragonabili ad una Venezia in piena acqua alta: un paradosso, considerando che è questa l’area dove l’assessore ai Lavori pubblici Del Trecco ha aperto il cantiere per il piano antiallagamenti. Fli, per voce del capogruppo Pignoli, si associa al Democratico Casciano e chiede “le immediate dimissioni del sindaco Mascia e dell’assessore Del Trecco, incapaci di fronte ad una situazione ampiamente prevista e annunciata dalle previsioni meteo e comunque inaccettabile nel quartiere Portanuova dove proprio di recente sono stati effettuati lavori per oltre un milione di euro, nell’ambito del Piano Antiallagamenti, con la collaborazione di Terna”. Di contro, diversi esponenti del centrodestra hanno difeso, in queste ore, l’operato dell’assessore, giustificandosi con “l’opera ancora al 25%”.
Ma per Fli non c’è scusa che tenga: “Quello che abbiamo visto in queste ultime ore non può essere accettato”, rincara la dose Teodoro, “visto che siamo arrivati forse per la prima volta nella storia di Pescara alla chiusura delle scuole a causa dell’acqua alta”. I cartelli che illustrano il progetto per rifare le fognature ancora esposti su via Marconi, ieri immersi in mezzo metro d’acqua, fanno ancor più indignare i cittadini, che ora con l’appoggio legale offerto gratuitamente dal gruppo di Pignoli sono pronti ad intentare causa risarcitoria a Palazzo di Città.
IL VIDEO DI UN RESIDENTE