Pescara, paninari a rischio sulla riviera: il Comune revoca i permessi

paninaro4156434_1_originalPescara. Rischiano di scomparire i chioschetti di panini sulla riviera: l’assessore al Commercio chiede la revoca dei permessi per motivi di decoro. Pignoli (Fli) ironizza: “Meglio le prostitute?”.

Niente più panino dopo la discoteca per gli amanti della movida estiva pescarese, niente più spuntino di mezzanotte per chi, anche d’inverno, devia da Pescara Vecchia verso il lungomare per un hot-dog accompagntato dalla tradizionale birretta. L’assessore comunale al Commercio Gianni Santilli ha richiesto la revoca dei permessi di sosta per i furgoncini degli gli ambulanti che stazionano lungo la riviera, soprattuto, quella nord, per motivi di decoro.

La novità, riferita dal capogruppo di Fli  Massimiliano Pignoli è arrivata ieri nel corso della commissione consiliare Commercio, annuncita dal dirigente del sttore Gaetano Silveri: “E’ in previsione da parte della GIunta la revoca dei permessi del commercio diffuso”.

“Mi domando quali siano i problemi che questi ambulanti creano al decoro urbano della nostra riviera”, commenta Pignoli, che poi ironizza polemico, “mi chiedo se non  sia più degradante vedere le prostitute lungo la riviera già dall’imbrunire, che non qualche ambulante che si guadagna da vivere, lavorando onestamente dopo aver regolarmente risposto ad un bando comunale e che pagano regolarmente le tasse”.

Dal dispiacere per i gourmet dello street-food, la questione passa sul rispetto dei diritti fondamentali: “Queste persone hanno il diritto di lavorare”, rincara la dose Pignoli, “e lo fanno anche in condizioni difficili, la notte lungo la riviera e d’inverno in condizioni climatiche particolari. Per questo invito l’assessore al Commercio e l’intera Giunta a ripensare un provvedimento credo immotivato e antipatico che va a colpire solo una particolare categoria di commercianti che non

credo possano creare problemi alla collettività. Se ciò non fosse”, annuncia il capogruppo Fli,”sarò pronto a difendere il diritto al lavoro anche con azioni eclatanti”.

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