Esplosione Città Sant’Angelo: dopo tre mesi muore vigile del fuoco ferito

maurizio_berardinucciRoma. E’ morto nel pomeriggio di oggi nell’ospedale “Gemelli” di Roma Maurizio Berardinucci, il vigile del fuoco del Comando provinciale di Pescara coinvolto il 25 luglio scorso nell’esplosione della fabbrica di fuochi pirotecnici a Villa Cipressi di Citta’ S. Angelo.

Nell’incidente era rimasta coinvolta l’intera squadra di soccorso dei vigili del fuoco che per prima era giunta sul posto, ma per il vigile Berardinucci le conseguenze sono state purtroppo fatali.  Nonostante gli interventi e le terapie mediche a cui e’ stato sottoposto in questi mesi, prima all’ospedale “Spirito Santo” di Pescara e successivamente al Policlinico “A. Gemelli” di Roma, le condizioni cliniche, rimaste sempre gravi, sono peggiorate negli ultimi giorni, fino al decesso avvenuto oggi. Nato a Pescara il 15 agosto 1966, Berardinucci aveva indossato per la prima volta la divisa di vigile del fuoco come ausiliario nel 1985, continuando poi l’attività come volontario del Comando di Pescara. Dal luglio del 2007 era transitato nel ruolo permanente dei vigili del fuoco, partecipando anche ai soccorsi alla popolazione abruzzese colpita dal sisma del 2009. Maurizio Berardinucci lascia la moglie e tre figli.Nella esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio, molto nota e affermata non solo in Abruzzo ma anche fuori, sono morti Mauro, Alessio, Federico e Roberto Di Giacomo, i cui corpi sono stati recuperati in momenti diversi. Sul posto, subito dopo il primo botto, sono arrivati i vigili del fuoco e la prima squadra che si e’ avvicinata alla zona è stata travolta da una seconda esplosione. I componenti della squadra sono rimasti tutti feriti e Berardinucci era quello più grave. Dopo un primo ricovero a Pescara è stato trasferito a Roma. Sulla drammatica esplosione, che ha creato danni ingenti nella zona , è stata aperta una inchiesta dal pm Annalisa Giusti, che ha nominato un perito, Paride Minervini. Sono i carabinieri della compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, ad occuparsi delle indagini.

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