Pescara. Finisce tra patteggiamenti e assoluzioni in udienza preliminare la bancarotta della Merker di Tocco da Casauria: si accorda con il tribunale anche il progettista Ramoser.
Si è chiusa davanti al gup del tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, la vicenda della bancarotta della Merker di Tocco da Casauria, che nell’estate del 2003 portò all’arresto, tra gli altri, di un 56enne svizzero, all’epoca dei fatti progettista della Merker. Il procedimento contava inizialmente un totale di 36 imputati, finiti nell’inchiesta del pm Giampiero Di Florio, dopo la scoperta di un buco da 280 milioni di euro causato tra il 1999 e il 2003 attraverso la supervalutazione della fabbrica.
Nel tempo, però, diversi reati sono finiti in prescrizione, quindi molti degli imputati sono usciti di scena. I reati che restano in piedi sono l’associazione per delinquere, il riciclaggio e quelli relativi alla bancarotta fraudolenta, ma rimangono ben pochi i promotori imputati da processare: 8, tra cui il progettista svizzero, hanno patteggiato una pena che va da un minimo di 1 anno e 8 mesi ad un massimo di 3 anni e 3 mesi. Le pene patteggiate, inoltre, sono coperte dall’indulto. Altri 2 imputati, infine, hanno scelto il rito abbreviato, mentre un altro è stato assolto perché il fatto non sussiste
A giudizio finiscono solo 16 imputati, per i quali il processo prenderà il via 25 marzo 2014 davanti al Tribunale collegiale di Pescara.