Pescara, chiesta la ricusazione: rinviato il processo per la maxi evasione

spadaccini_giuseppePescara. Falsa partenza per il processo a carico di Giuseppe Spadaccini: rinviata a metà ottobre l’udienza per l’evasione da 90 milioni a carico dell’imprenditore del trasporto aereo.

E’ stata rinviata al 12 novembre prossimo la prima udienza davanti al Tribunale collegiale di Pescara riguardante la maxi evasione fiscale internazionale da 90 milioni di euro, che conta tra i 12 imputati l’imprenditore del trasporto aereo Giuseppe Spadaccini.

Una falsa partenza dovuta al rimescolamento del colleggio giudicante, causato dalla richiesta di ricusazione presentata dall’avvocato di uno degli imputati. I giudici a latere Massimo De Cesare e Sergio Casarella, al centro della ricusazione, in quanto i due hanno fatto parte del Tribunale del riesame che si è occupato dei sequestri effettuati nell’ambito della vicenda. Se De Cesare era oggi assente, e sostituito dal giudice Nicola Colantonio, Casarella si è invece astenuto. Il presidente del Tribunale ora dovrà valutare l’istanza ed eventualmente nominare un nuovo collegio. Nel corso della prossima udienza è previsto l’affidamento dell’incarico ad un interprete.

Oltre a Spadaccini sono imputati l’avvocato Francesco Valentini, il consulente pescarese Leonardo Valenti, il commercialista di Chieti, Giacomo Obletter, Arcangela Savino, Gianfranco Bucci, Dante Silvi, Angela Fabrizio, Luca Orsini, Maria Dina Rodrigues, Maria Tereza Correia Trindade e Roger Boutin. Secondo l’accusa, l’imprenditore Spadaccini era il promotore di tutta l’operazione illecita che consisteva nella creazione all’estero di false compagini societarie fondate nel paradiso fiscale portoghese di Madeira. Società che avevano una serie di contatti con altre abruzzesi tutte legate al mondo del trasporto aereo. Tra il 1999 e il 2008 sarebbero state emesse fatture per operazioni inesistenti per 30 milioni di euro.

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