Il progetto di dragaggio della darsena mostrato nei giorni scorsi alla stampa dagli operatori commerciali del porto di Pescara e tanto contestato proprio dagli operatori, “è solo una delle tante ipotesi prese in considerazione dal Provveditoriato interregionale alle opere pubbliche in sede preventiva”. Si trattava, dunque, solo di una bozza finita nel cestino e ora “si sta già lavorando su altre situazioni, per cui il discorso è chiuso”. Così, secco e perentorio, il comandante della Capitaneria di porto, Luciano Pozzolano, dopo la riunione che si è svolta stamani con i rappresentanti dell’Arta e del Provveditoriato interregionale alle opere pubbliche, stazione appaltante dei lavori di dragaggio.
“Abbiamo tracciato lo stato dell’arte”, ha spiegato Pozzolano, dopo aver parlato con i diretti interessati del disegno che, spuntato all’improvviso, ha spaventato tutti con la minaccia di un impossibile ritorno delle grosse navi turistiche e commerciali in porto. “Non ne sapevo nulla”, ha aggiunto Pozzolano, “perché era solo un’ipotesi e già lunedì ci troveremo di nuovo per definire il contorno esatto dell’intervento e coinvolgeremo anche il pilota del porto, Leonardo Costagliola, che comunque avrei chiamato a dire la sua”. Di certo, rassicura il comandante, il progetto che si porterà avanti “è più vicino alle mie aspettative e a quelle degli operatori” rispetto alla bozza circolata nei giorni scorsi, per cui “gli operatori otterranno cioò che vogliono”. La polemica, pertanto, può finire nel cestino, come la bozza non approvata: “Una tempesta in un bicchier d’acqua”, conclude il comandante Pozzolano.