Pescara. Un grosso esemplare di squalo manzo pescato al largo della costa pescarese: il pesce di circa 7 metri è finito nelle reti della Ennio Padre di Domenico Pacchione.
Una pesca non troppo rara, ma sicuramente straordinaria, quella riuscita all’equipaggio della Ennio Padre, imbarcazione pescarese ormeggiata al porto di Ortona e comandata da Antonio Di Giovanni. Nella rete salpata all’alba di ieri al largo della costa pescarese è finito un grosso esemplare di squalo manzo, quello che il gergo dei lupi di mare nostrani definisce “Pesce manzo” o “Manzo di mare”.
Un esemplare lungo circa 7 metri e dal peso superiore ai 700 chilogrammi, come riferisce l’armatore Domenico Pacchione, catturato a 150 metri di profondità, sul fondale di Pomo, tra le 25 e le 40 miglia nautiche al largo della costa di Pescara.
“Non è un pesce troppo raro in Adriatico, se ne pescano 2 o 3 all’anno”, ci dice Pacchione, asserendo che anche lo scorso anno il capitano della Ennio Padr è riuscito a ritrovarsi tra le reti un “manzo”.
Faticosissimo riuscire a salparlo, e sotto il peso dello squalo si è stuccata più di una cima trainata dall’argano dell’imbarcazione di Pacchione, ma alla fine il gigante del mare è stato portato a bordo. Poi, una volta sbarcato a Ortona, è stato ridotto in tranci e portato sul mercato di Roma per essere venduto.