Pescara. La “guerra dei taxi” miete la prima vittima: il consorzio Cometa prossimo alla chiusura. La Confartigianato contro la ventilata decisione del Comune: “A rischio decine di posti di lavoro”.
L’accesso all’aeroporto è uno dei motivi della protesta attuata, prima sul piazzale dello scalo aeroportuale, poi con il sit-in davanti al palazzo della Regione, dai tassisti pescaresi aderenti al Cotape-Uritaxi. Secondo sulla lista è il contestato caso del consorzio Cometa, che secondo gli agitati tassisti avrebbe dovuto esercitare solo nelle settimane a ridosso dei Giochi del Mediterraneo, invece è ancora in azione sull’area metropolitana.
Quindi la decisione, ventilata dal palazzo del Comune di Pescara, di chiudere il consorzio temporaneo fin troppo prorogato, che scatena oggi la reazione della Confartigianato Abruzzo Taxi: “Apprendiamo”, riferisce sgomento il presidente Luigi Colalongo, “che il comune di Pescara, a seguito di un’urgente commissione taxi convocata ieri, ha deciso di far cessare l’attività del consorzio radiotaxi CoMeTa: un gesto che gesto ci appare come un vero e proprio atto ritorsivo, un gesto mirato per punire tutti quei colleghi che si sono battuti, anche fra gli operatori di Pescara, per riportare i principi di legalità ed equità presso l’Aeroporto d’Abruzzo”. “L’iniziativa economica privata, la nascita di forme di cooperazione fra lavoratori ed il diritto al lavoro sono garantiti dalla costituzione”, prosegue il presidente di Confartigianato Abruzzo Taxi, “e chiunque”, minaccia, “all’interno del comune di Pescara, si renderà responsabile di limitazioni di questo genere e ne risponderà nelle sedi competenti”