Pescara. Violenza sessuale su minore. É questa la pesante accusa per un 40enne arrestato dai carabinieri di Pescara, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Pescar Gianluca Sarandrea, su richiesta del pm Anna Rita Mantini.
Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata dai familiari della vittima, ai quali Luca, nome di fantasia, ha coraggiosamente raccontato quanto accaduto. L’uomo, che già conosceva di vista il minore, con la scusa di farsi accompagnare in una stazione di servizio, faceva salire Luca in auto, ma una volta a bordo, invece di recarsi dove detto, si portava in una zona isolata nelle campagne. Una volta appartati, l’arrestato usava violenza nei confronti della giovanissima vittima, che opponeva resistenza all’aggressore. Solo una volta riuscito a prendere il cellulare e minacciato l’uomo di chiamare i Carabinieri Luca riusciva a farsi riaccompagnare a casa. Dopo circa due giorni di silenzio Luca trovava la forza per raccontare quanto successo e da lì scattavano le indagini che permettevano di ricostruire in maniera scrupolosa quanto raccontato dal giovane. I Carabinieri, oltre a riscontrare nei minimi particolari le dichiarazioni di Luca ed aver acquisito documentazione sanitaria, hanno sequestrato il veicolo teatro dei fatti all’interno del quale sono stati repertate tracce biologiche che verranno inviate ai laboratori del Ris di Roma. L’uomo, trasferito nel carcere San Donato di Pescara, già in passato aveva riportato una condanna per reati analoghi, sempre commessi su minori.