Nella notte scorsa invece circa 15 ettari di terreno sono andati distrutti in un incendio avvenuto in localitò Colle della Civetta di Torre de’ Passeri, nel pescarese. I vigili del fuoco di Pescara e Alanno si sono occupati di domare le fiamme, lavorando per ore, fino alle 6, e sul posto sono intervenuti anche il personale del Corpo forestale dello stato di Popoli e Civitella, e volontari della Protezione civile di Lettomanoppello, Roccamorice e Castiglione. Nessuna casa o struttura a rischio; l’area era coperta da sterpaglie e bosco a basso fusto. Sono in corso gli accertamenti per accertare le cause.
IL GIORNO DOPO: LA CONTA DEI DANNI E GLI INTERVENTI DELL’ACA
“Sono cominciati all’alba di questa mattina gli interventi dell’Aca sul territorio di Loreto Aprutino per ripristinare la rete fognaria letteralmente distrutta, in ampi tratti, dalle ‘bombe d’acqua’ che nel pomeriggio di ieri hanno colpito la cittadina, provocando frane, smottamenti e l’apertura di voragini stradali. Due le zone maggiormente in crisi: la prima nel centro abitato-salita Cappuccini; la seconda in pieno centro storico, in via Rasetta dove il crollo di un muro ha spaccato la fogna per una lunghezza di dieci metri. Da oggi stiamo cercando di liberare le condotte dai detriti, per poi iniziare la sostituzione delle reti. Ovviamente tale intervento d’emergenza potrà determinare disagi, compresa la sospensione dell’erogazione idrica in alcuni momenti, disagi che cercheremo di limitare al minimo, ferma restando però la necessità di eseguire tali interventi di ripristino”. Lo ha detto la Direzione dell’Azienda Acquedottistica di Pescara ufficializzando le opere in corso da stamane dopo il violento nubifragio che ieri ha colpito le zone interne del pescarese, e, in particolare, il comune di Loreto Aprutino.
“Abbiamo dovuto attendere le prime luci dell’alba, questa mattina, per cominciare a operare sul posto, rendendoci conto di cosa fosse accaduto ieri a Loreto e quindi predisponendo le opere di prima emergenza – hanno spiegato dalla Direzione -. Due le squadre mobilitate: sostanzialmente le bombe d’acqua cadute sul comune ieri hanno fatto scoppiare le fogne. L’eccessivo apporto, violento e imprevedibile, di acque bianche, ossia della pioggia, ha determinato l’esplosione delle condotte interrate che hanno mandato in aria anche l’asfalto e i tombini aprendo delle voragini lungo le strade, voragini che fortunatamente non hanno fatto vittime, ma creato danni incalcolabili. E anche nelle strade in cui l’asfalto non si è aperto, sono visibili delle crepe che lasciano presagire la presenza di fessure e spaccature lungo la linea fognaria interrata che comunque ci imporrà di realizzare degli scavi-carotaggi di verifica. Due le zone in cui oggi abbiamo concentrato le energie delle nostre squadre operative di primo soccorso: la prima sta lavorando nella zona centro-Salita Cappuccini, dove c’è una voragine enorme e, ovviamente, l’acqua delle fogne ieri è defluita in superficie con la forza di un torrente in piena, lasciando fango e sabbia. In questo caso stiamo sostituendo l’intero tratto della rete esplosa, quindi dovremo ripristinare i tombini, le griglie, e solo alla fine potremo ripristinare il manto d’asfalto. Il secondo punto, ancora più critico del primo, è nel pieno centro storico dove il nubifragio ha addirittura determinato il crollo di un muro, in via Rasetta, una stradina larga appena due metri, ostruendo completamente la via di passaggio e spaccando tutta la sottostante condotta fognaria per 10 metri di lunghezza. Terminata la rimozione dei detriti, comincerà la sostituzione della tubatura dove tornerà a essere incanalata l’acqua di fogna. Per l’esecuzione delle opere valuteremo all’occorrenza la necessità o meno di sospendere temporaneamente l’erogazione dell’acqua potabile nelle case, ma tutto dipenderà dalle condizioni in cui ci troveremo a lavorare. Ovviamente l’obiettivo è quello di chiudere al più presto le opere di prima emergenza, per poi intervenire in tutte le situazioni dubbie o sospette, comunque restituendo alla cittadina la piena fruibilità prima di domenica, quando sono attesi nuovi temporali”.