Pescara. Quando la madre lo ha avvertito che sarebbe stato portato in ospedale per un controllo di routine ha perso il controllo e, pensando a un nuovo ricovero, si è barricato prima su un balcone di casa, minacciando di lanciarsi nel vuoto, dal sesto piano, poi si è chiuso in bagno pronto a un atto di autolesionismo. A riportarlo lentamente alla calma, convincendolo della necessità di quella visita per poi tornare a casa, sono stati un vigile del fuoco e l’agente della Polizia municipale Alessandro Ortolano, con il maggiore Danilo Palestini, che, con pazienza e capacità di persuasione, sono riusciti a conquistare la sua fiducia, scongiurando un dramma familiare. E’ l’episodio che si è verificato ieri mattina in via Marino da Caramanico, in un edificio situato a pochi passi dal Liceo Pedagogico Marconi.
“L’episodio è cominciato poco prima delle 9 – ha raccontato il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi – quando l’attenzione di alcuni passanti è stata richiamata dalle urla provenienti da un fabbricato, in via Marino da Caramanico, addirittura dal sesto piano, dove abita una donna con il figlio di 35 anni affetto da alcuni disturbi. La donna aveva comunicato al figlio che poco dopo sarebbe dovuto andare in ospedale per dei controlli per poi tornare a casa, una prospettiva che il figlio non ha accettato, forse temendo un ricovero, ed è iniziato il dramma. Mentre gli agenti della Polizia municipale erano ancora sulle scale dell’edificio, l’uomo si è messo a cavalcioni sul balcone di casa minacciando di lanciarsi nel vuoto, dal sesto piano. Subito è scattato l’allarme e sul posto sono arrivati i mezzi dei Vigili del fuoco di viale Pindaro che, allontanati passanti e curiosi, chiusa la strada al traffico, hanno posizionato sotto il palazzo il pallone utile ad attutire l’eventuale caduta. Nel frattempo un vigile del fuoco e l’agente Ortolano, con il maggiore Palestini e il maggiore Giorgio Mancinelli sul posto, hanno iniziato una lunga trattativa con l’uomo, cercando di conquistare la sua fiducia per convincerlo a desistere dal proprio proposito, mentre con la scala antincendio cercavano di raggiungere il suo balcone. Quando sembrava stesse per cedere, il trentacinquenne ha abbandonato il balcone e si è barricato nel bagno dell’abitazione minacciando di farsi del male, ma il vigile del fuoco, più svelto, ha sfondato la porta, riuscendo comunque a tenere l’uomo ben in vista, per poi ricominciare con la lunga trattativa, sino a quando, dopo oltre un’ora, il ragazzo si è calmato, ha stretto un rapporto di fiducia con quegli agenti che si stavano prendendo cura del suo caso e, alla fine, riacquistata la calma, ha ceduto e si è fatto accompagnare in ospedale per la visita, per poi tornare a casa. Ovviamente il plauso dell’amministrazione comunale va nei confronti del vigile del fuoco e dell’agente della Municipale Ortolano per la professionalità e la capacità di interazione dimostrate, e soprattutto per quella sinergia che ha permesso a due Corpi di collaborare salvando la vita di un uomo in condizioni di disagio del quale dovranno ora occuparsi i nostri servizi sociali”.