Pescara. Un progetto provinciale per ricollocare chi ha perso il lavoro a causa della cirsi: Linfa in soccorso di 200 disoccupati.
Si chiama Linfa il nuovo progetto dell’assessorato al Lavoro e Formazione della Provincia di Pescara, un’azione sperimentale e fortemente innovativa finalizzata all’attuazione integrata di misure di politica attiva del lavoro dirette a favorire la riqualificazione e ricollocazione professionale di lavoratori colpiti dalla crisi.
L’iniziativa è il primo esempio in Abruzzo – e tra i pochissimi in Italia – di collaborazione, gomito a gomito, tra Centri per l’Impiego pubblici e Agenzie Private del Lavoro . In più, a completare le risorse coinvolte per la piena attuazione del progetto, Linfa prevede il coinvolgimento concreto degli organismi di formazione accreditati – come hanno spiegato in conferenza il presidente della Provincia Guerino Testa, l’assessore alle Politiche del Lavoro Antonio Martorella e il dirigente del settore Tommaso Di Rino.
Il progetto prende il via oggi con la pubblicazione sul sito www.pescaralavoro.it dell’invito, rivolto ad Agenzie Private per il Lavoro e Organismi di Formazione, a manifestare l’interesse a collaborare con la Provincia di Pescara nell’ambito del progetto LINFA.
LINFA prevede un’azione articolata in tre fasi:
1) accoglienza e orientamento del lavoratore da parte della Provincia,
2) riqualificazione del lavoratore,
3) ricollocazione sul mercato del lavoro.
Il progetto è stato pensato e sarà attuato a sostegno dei percettori di ammortizzatori sociali: lavoratori in mobilità (in deroga o indennizzata ex L.223/91), cassa in deroga, cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività. L’obiettivo è favorirne la permanenza o il reinserimento nel mercato del lavoro, in coerenza con gli accordi tra datori di lavoro e organizzazioni sindacali sottoscritti nella sede istituzionale della Provincia. Le risorse disponibili sono pari a € 532.461,00. La Provincia di Pescara non attribuirà somme al lavoratore ma pagherà direttamente l’Organismo di Formazione che avrà attuato il percorso di riqualificazione o l’APL (Agenzia Privata del Lavoro) che sarà riuscita a ricollocare il lavoratore. Il premio “a risultato” corrisposto all’Agenzia per il lavoro varia a seconda della tipologia di contratto di lavoro e delle caratteristiche del ricollocato.
Nella sperimentazione saranno coinvolti circa 200 lavoratori.
L’inizio delle attività progettuali è previsto per il 16 settembre 2013. La conclusione delle attività avverrà con l’esaurimento delle risorse disponibili o in coincidenza della chiusura attività PO FSE 2012-2013.
Ai lavoratori coinvolti in LINFA viene attribuita una Dote individuale, un budget, con il quale scegliere sul mercato e acquisire servizi di riqualificazione e ricollocazione su misura per loro.
Nel dettaglio:
– a ciascun percettore di CIG in deroga può essere attribuita una Dote massima di 4.730,00 euro con la quale usufruire di servizi di riqualificazione di durata fino a 110 ore, acquisire nuove competenze o rafforzare quelle esistenti;
– ai destinatari percettori di CIGS o Mobilità, può essere attribuita una Dote massima di 4.580,00 euro, per la frequenza di percorsi di riqualificazione di max 60 ore e l’acquisizione di servizi di ricollocazione.
Per l’assessore Martorella “l’avvio di LINFA è un traguardo molto importante, un punto di svolta che siamo ben lieti di poter annunciare e che realizza un’idea progettuale in cui abbiamo sempre creduto. Al punto da organizzare sul tema un partecipato convegno, a maggio, nell’ambito della quarta edizione di Pescaralavoro”. Il progetto LINFA – ha continuato Martorella – ci consentirà di gestire al meglio le situazioni di crisi e le vertenze, purtroppo in costante aumento, che si presentano sul mio tavolo, in assessorato. Visto il perdurare della crisi, abbiamo pensato di dotarci di una batteria di strumenti adeguata ai tempi, per andare oltre la semplice gestione delle vertenze e cercare di dare una seconda e concreta chance ai lavoratori”.
Il dirigente del settore Politiche del Lavoro e Formazione Tommaso Di Rino ha sottolineato che “dall’integrazione tra CPI e APL nascerà un modello “Pescara” di collaborazione pubblico-privato nei servizi per l’impiego nel quale ogni soggetto potrà dare il meglio di sé. Ne guadagneranno tutti: lavoratori ma anche servizi pubblici e servizi privati. Altro aspetto fondamentale – sempre per Di Rino – è che gli esiti di questa sperimentazione potranno dare utili indicazioni alla Regione e fare da apripista per caratterizzare la futura programmazione 2014-2020 del Fondo Sociale Europeo in Abruzzo”.