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Pescara, sparatoria Di Risio: spunta un chilo di eroina purissima. Martelli arrestato dall’antimafia

Pescara. Dalle indagini sulla gambizzazione dell’ex bandito Di Risio spunta fuori un chilo di eroina purissima: sequestro da 120 mila euro ad opera dei carabinieri. Intanto Martelli resta in carcere per la sparatoria.

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Pescara hanno sequestrato questa mattina un chilo di eroina pura, che avrebbe fruttato sul mercato 120 mila euro circa, al pregiudicato Luigi Sivitilli, 46 enne di Pescara. Il sequestro è avvenuto nell’ambito delle indagini sul ferimento di Claudio Di Risio, 51enne ex componente della banda Battestini gambizzato l’11 luglio scorso sotto casa a Rancitelli. Per quell’episodio i carabinieri hanno tratto in arresto Roberto Martelli, 33 anni, a cui oggi hanno notificato una nuova ordinanza di custodia di custodia cautelare in carcere. La competenza su queste indagini è infatti cambiata ed e’ passata – in base alle disposizioni impartite dal Procuratore Antimafia Fausto Cardella – alla Direzione Distrettuale Antimafia. L’ordinanza notificata oggi è del gip presso il Tribunale di L’Aquila Giuseppe Romano Gargarella e fa rifemento a reati che vanno dalle lesioni personali gravi alla detenzione e porto illegale di armi da sparo.

Proprio nell’ambito delle perquisizioni disposte dal pm distrettuale titolare dell’inchiesta, Antonietta Picardi, finalizzate alla ricerca dell’arma del ferimento di Di Risio, è stata trovata la droga. I controlli domiciliari, una decina, hanno riguardato soggetti ritenuti vicini a Martelli e in grado potenzialmente di occultare la pistola calibro 45 utilizzata per il ferimento dell’ex appartenente alla banda Battestini. Dell’arma nessuna traccia ma a casa di Sivitilli èstata scovata la droga purissima, di cui il pregiudicato ha cercato di disfarsi lanciando due involucri dalla finestra. Sono stati recuperati al volo dal cane antidroga appostato proprio sotto la finestra della camera da letto dell’uomo, che è stato arrestato. Ora i carabinieri, coordinati dal capitano Eugenio Stangarone, puntano a comprendere se ci sia un nesso tra il ferimento del Di Risio e il rinvenimento di un quantitativo così ingente di eroina.