Pescara. A fuoco un’intera collina tra i Colli e Spoltore: fiamme tra le sterpaglie di Fosso Grande.
Un incendio si è propagato, poco dopo le 15:00, sulle colline tra Pescara Colli e Spoltore. In fiamme il collinone all’imbocco di Fosso Grande: per i vigili del fuoco, che sono all’opera da oltre 3 ore per tenere le fiamme sotto controllo, il rogo avrebbe preso origine dalle sterpaglie.
In azione l’elicottero della Guardia Forestale, che dall’alto sta gettando acqua per lo spegnimento, mentre a terra sono intervenuti 4 mezzi e 10 operatori dei vigili del fuoco. Fortunatamente nei pressi non ci sono edifici o abitazioni minacciate, ma la colonna di fumo e le lingue di fuoco sono ben visibili ad oltre un chilometro di distanza.
L’ORIGINE DALL’EX DISCARICA
Le fiamme, secondo una prima stima, si sarebbero sviluppate dalle sterpaglie poste all’esterno dell’ex impianto di smaltimento dei rifiuti, per cause ancora tutte da accertare, per poi estendersi rapidamente all’interno della discarica dove, attualmente, il problema resta sulla cima della collina, impossibile da raggiungere a piedi e sulla quale si sta intervenendo con lanci di bombe d’acqua dall’alto. Via Prati è stata chiusa precauzionalmente dalla polizia municipale, causa le fiamme che lambivano il ciglio della strada: “Una volta allontanato il fuoco dal ciglio stradale”, spiega il sindaco Albore Mascia, “abbiamo riaperto la carreggiata, a partire dall’area di uscita dall’asse attrezzato, con un senso unico alternato, che, per esclusive ragioni di tutela e di sicurezza, resterà in vigore sino a quando non avremo spento anche l’ultima nuvola del fumo nero e denso che per ora è ancora visibile nell’area”.
In pochi secondi il forte caldo, l’aria secca e la presenza di erba bruciata dal sole, ha agevolato il propagarsi delle fiamme che in brevissimo tempo hanno avvolto circa 3mila metri quadrati di superficie . Oltre all’area della discarica, il rogo ha lambito il terreno di uno sfasciacarrozze. Ad allertare i Vigili del Fuoco sono stati alcuni automobilisti di passaggio e i residenti.
Daniele Galli
Foto: Fabrizio Di Vincenzo
