Pescara. Le imprese cooperative intenzionate a salvare i posti di lavoro attraverso l’accordo con l’Abi: il presidente provinciale D’Alessandro chiede la collaborazione del prefetto D’Antuono.
Imprese cooperative, costituite da dipendenti di aziende in crisi che abbiano attivato ammortizzatori sociali, per salvaguardare l’occupazione e i posti di lavoro. E’ l’idea illustrata dal presidente provinciale pescarese di Confcooperative, Giuseppe D’Alessandro, al prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono, nel corso di un incontro istituzionale organizzato per discutere sulle problematiche del sistema cooperativo, come le gare al massimo ribasso, l’applicazione dei contratti collettivi del lavoro e la lotta alle cooperative spurie.
“Abbiamo comunicato al Prefetto la nostra disponibilità nel renderci parte attiva in un percorso finalizzato a tutelare i posti di lavoro proprio attraverso la creazione di imprese cooperative – afferma D’Alessandro -. Essere presenti al tavolo delle crisi aziendali, d’altronde, vuol dire dimostrare senso di responsabilità anche di fronte a queste problematiche”.
Nel corso dell’incontro, Confcooperative Pescara ha inoltre auspicato “la collaborazione e l’autorevole supporto istituzionale di D’Antuono affinché si possa concretizzare e possa trovare attuazione, sul territorio, l’accordo firmato di recente da Abi e associazioni di categoria”.
L’accordo – sottoscritto anche dall’Alleanza Cooperative Italiane (Aci), di cui Confcooperative fa parte – prevede interventi finanziari a favore delle piccole e medie imprese italiane: dalla sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, all’allungamento della durata dei finanziamenti e fino alla promozione della ripresa e dello sviluppo delle attività, anche alla luce delle agevolazioni fiscali previste dal decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011, per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale.