Sit-in di protesta, a Pescara, dei dipendenti di ”Provincia Ambiente” per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sullo stato occupazionale. ”Su 23 lavoratori, 15 sono in cassa integrazione fino al 30 settembre- come spiegato dal rappresentante dell’Ugl, Gabriele Frisa -.Non ci spieghiamo il perche’ di tutto questo visto che lo scorso anno Provincia Ambiente ha chiuso con cento mila euro di attivo”. Nella protesta sindacati uniti: presenti anche Cgil, Cisl e Uil.
Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa e l’assessore Angelo D’Ottavio hanno incontrato oggi i lavoratori di Provincia e ambiente spa, accompagnati dai rappresentanti sindacali.
Sono stati il presidente della Provincia Testa e l’assessore Angelo D’Ottavio ad aprire le porte di Palazzo dei Marmi ai manifestanti, dando vita ad una riunione a cui ha preso parte anche il presidente del Cda Gianluca Buccella.
“Al personale di Provincia e Ambiente”, riferiscono Testa e D’Ottavio, “è stato spiegato il percorso che l’amministrazione sta seguendo sulla base delle indicazioni del Governo che impongono la messa in vendita delle quote pubbliche o la liquidazione della società stessa ai fini del contenimento della spesa”. Entro il 30 giugno, cioè, sarà promosso un bando, sulla base di una delibera di Giunta già approvata, per individuare eventuali acquirenti interessati a rilevare le quote pubbliche della società (pari al 78 per cento del totale) ma nel frattempo è stato anche promosso un ricorso al Presidente della Repubblica per tentare di bloccare il procedimento avviato dal Governo nell’ambito della spending review. “La volontà della Provincia”, aggiunge D’Ottavio, “è di continuare ad avvalersi dei servizi di Provincia e ambiente facendone una società pubblica, ma va precisato che la normativa vigente non lo permette. Per questa ragione, al fine di evitare la liquidazione, si è optato per la cessione delle quote pubbliche a favore di un soggetto che garantisca i livelli occupazionali”.
“La storia di questa società va letta con attenzione”, commenta Testa, “e io posso dire che Provincia e Ambiente Spa, ereditata da questa giunta con un debito consistente, al momento ha un utile mai avuto prima e con lo stesso fatturato di prima. Non vogliamo mandare a casa nessuno ma il Governo”, conclude il presidente della Provincia, “ci impone di seguire una procedura di fronte alla quale non possiamo tirarci indietro e che comunque prevede, in alternativa, la messa in liquidazione”. La questione, ora, dovrà tornare all’attenzione del Consiglio provinciale, chiamato a pronunciarsi a tal proposito.
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