Un braccio meccanico si è sollevato ieri mattina per portare, con un apposito cestello, gli operai incaricati dal Comune sotto il Ponte del Mare e aprire quattro varchi nella carena, da nord e da su. Le aperture, due sulla campata ciclabile due su quella pedonale, saranno necessari al team del progettista De Miranda per entrare nella pancia del ponte e verificare, dopo l’incidente di martedì scorso, la presenza di danni strutturali eventualmente provocati dall’urto della draga Cobra.
Mercoledì scorso il progettista del ponte ha già effettuato il primo sopralluogo esterno, individuando alcuni elementi che necessitano di verifica approfondita, come la fuoriuscita dal guscio di alcuni smorzatori o del passamano o anche una frattura evidente sulla pista ciclabile, proprio nel punto dell’impatto, ma comunque si è detto fiducioso considerando come il ponte ha comunque retto all’urto con la gru, che è invece collassata sulla draga. Ora, quindi, si andrà ad esaminare da vicino ogni singolo asse per accertarne la tenuta, per consentire di capire se per la riapertura al pubblico del ponte siano possibile o se prima siano necessari interventi strutturali.
Nel frattempo stanno proseguendo anche le misurazioni topografiche, sei al giorno, per individuare eventuali variazioni di oscillazione dell’antenna centrale, che rappresenta il perno dell’intero asse ciclo-pedonale.