L’esempio della Val Pescara per una Protezione Civile regionale

presidenti_pescara_chieti_sindaco_manoppelloPescara. Fare rete tra Comuni e Province per una macchina della Protezione Civile unita a carattere regionale: il progetto della Val Pescara fa scuola all’Unione delle province abruzzesi.

L’esempio di 18 centri della Val Pescara fa scuola: l’unione tra i distaccamenti comunali dei vari Comuni ha dato vita a un Centro operativo intercomunale della Protezione Civile, trasformatosi poi in una vera e propria macchina ben coordinata  per la prevenzione e la gestione delle emergenze. Da qui parte il progetto dell’Unione Province Abruzzesi, recentemente presentato alla Regione Abruzzo per il finanziamento. Oggi se n’e’ parlato a Pescara nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, l’assessore provinciale alla Protezione civile Mario Lattanzio, il presidente dell’Unione delle Province abruzzesi Enrico Di Giuseppantonio, nonché presidente della Provincia di Chieti, il sindaco di Manoppello, Comune capofila, Gennaro Matarazzo e l’ingegner Carlo Maria Speranza, che sta seguendo l’iniziativa sin dalla sua nascita.

Il Sigeter, Sistema intercomunale gestione territoriale emergenza rischi, dovrebbe essere in grado di sopravvivere anche alla eventuale soppressione delle Province, affidando ai Comuni l’importante funzione della Protezione civile. “Abbiamo deciso di estendere il progetto nei territori delle altre tre Province mutuando questa esperienza positiva, e abbiamo chiesto alla Regione di sostenere l’iniziativa”, ha detto Di Giuseppantonio, “un’utile intuizione della Val Pescara che è bene esportare”.

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