Matteo Iacono ha lasciato la piscina provinciale di via Einaudi il pomeriggio di martedì 7 maggio, sgomberato dall’intervento di 8 agenti di polizia. Meno di 48 ore dopo gli “sciacalli” sono arrivati per derubare la squadra di nuoto dei disabili.Per 145 giorni il presidente dell’associazione sportiva Orione Pescara, gestore dell’impianto ritenuto inadempiente dalla Provincia proprietaria, ha presidiato giorno e notte i locali adiacenti all’istituto scolastico Volta in attesa del pronunciamento del Tar sul rispetto del contratto di affidamento. Oltre che per caparbia ostinazione a non voler abbandonare un luogo per 11 anni deputato allo sport e all’assistenzialismo sociale, per sorvegliare quella cosa pubblica che spicca in un quartiere, San Donato, troppo avvezzo alla microcriminalità. Ma dopo le numerose diffide al rilascio (le prime partite a novembre) l’ente provinciale ha firmato il 18 aprile il definitivo decreto di sgombero e martedì ha mandato le forze dell’ordine a cacciar via chi non ha versato il dovuto. “La Provincia è rientrata in possesso della piscina e da subito una squadra di tecnici si è messa al lavoro per rimettere in funzione la vasca e far riaprire al più presto la piscina”: l’annuncio del presidente Testa e del suo vice Rapposelli, però, deve essere anche arrivato all’orecchio dei più malintenzionati. Poco dopo i proclami della ‘cacciata’ del gestore inadempiente, sulla piscina ci hanno messo le mani dei ladri ignoti. Allettati, probabilmente, anche dalla denuncia dello stesso Iacono: “Ci hanno cacciato fuori ma lì dentro c’è ancora la nostra roba e non possiamo riprenderla”. La notte scorsa qualcuno ha forzato un portone e mandato in frantumi la facciata in vetro di un’altra porta per introdursi nei locali adiacenti la piscina, dove da anni rimane incompiuta la costruzione di nuovi spogliatoi. Magazzini, in pratica, dove l’Orione teneva materiale da piscina e negli ultimi giorni aveva riposto quanto raccolto da una colletta benefica organizzata da alcuni utenti della piscina, per sostenere le attività sportive dei 100 ragazzi disabili associati alla squadra di nuoto che varie volte all’anno affronta trasferte per le gare nazionali. La prossima è fissata dal 13 al 16 giugno a Padova, dove si terranno i campionati nazionali di nuoto per atleti con disabilità intellettive e relazionali. Piscina chiusa dalla Provincia, mancate entrate per l’associazione, fondi azzerati per far gareggiare i 16 disabili in lizza per lo scudetto: ecco perché gli allenatori si erano attrezzati per affittare delle stanze in un residence di Padova, portandosi dietro cibo e bevande per far mangiare i ragazzi. Proprio quelle derrate alimentari, raccolte dal buon cuore di chi rimane vicino all’Orione, sono state il bottino dei ladri. Quando stamattina gli addetti della Provincia sono tornati al lavoro, scortati dalla polizia provinciale, hanno trovato il magazzino sfondato e una tavola apparecchiata con quel che rimaneva di un banchetto notturno. Salumi, pane, succhi di frutta: i ladri hanno ignorato il materiale sportivo e si sono portati via una parte delle scorte alimentari, non prima di aver fatto scorpacciata delle cibarie più fresche. Poi sono fuggiti indisturbati, lasciandosi dietro danni e briciole. Lo staff dell’associazione, che stamattina si è radunato in via Einaudi, ha potuto solo racimolare qualche scatolone ignorati dai ladri. Il resto della roba dell’Orione rimane dentro la piscina, in attesa che la Provincia acconsenta alla restituzione.
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Daniele Galli