Collecorvino. Perseguitava la moglie con ingiurie e minacce: arrivò a brandirle contro una forca dopo aver acceso un lumino funebre sulla porta di casa. Provvedimento restrittivo contro un 61enne.
Un incubo lungo tre anni, quello di una donna di Collecorvino perseguitata dall’ex marito che non voleva lasciarle la casa coniugale, affidata alla moglie dal giudice. Una persecuzione fatta di telefonate intimidatorie, pedinamenti e aggressioni verbali di ogni genere. Alla fine lei ha denunciato l’uomo 61enne, sottoposto oggi alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna. Il provvedimento è del gip del Tribunale di Pescara e si basa sulle indagini eseguite dai carabinieri di Collecorvino, diretti dal maresciallo Francesco D’Orta.
L’episodio più assurdo risale ai primi periodi del 2013: lui ha raggiunto l’abitazione e ha acceso un lumino da cimitero davanti alla porta d’ingresso. Quando la donna è comparsa è stata ingiuriata pesantemente dall’anziano, che è arrivato a puntarle contro una forca, minacciandola che l’avrebbe colpita se non gli avesse dato l’appartamento. I reati di cui viene accusato sono ingiuria, minaccia aggravata e atti persecutori.