Città Sant’Angelo. Smaltimento fanghi, discariche, rigassificatori: l’area angolana di Piano Di Sacco sembra essere bersaglio preferito per l’installazione di impianti per il trattamento dei rifiuti di ogni genere. Rifondazione comunista lancia l’allarme: “Si rischia la pattumiera d’Abruzzo”.
Solo pochi giorni fa la scoperta da parte di alcuni residenti della costruzione di una piattaforma di “trattamento e recupero di sedimenti di dragaggio fluviali e marino costieri”, ovvero della parte non recuperabile dei fanghi che verranno dragati dal fiume Pescara. Ma a Piano di Sacco sono ben altri gli impianti, già esistenti o di programmazione futura che fanno gridare al rischio pattumiera d’Abruzzo. A sostenerlo sono Corrado Di Sante e Stefania Contento, rispettivamente segretario provinciale e segretaria circolo di Rifondazione comunista di Città Sant’Angelo.
L’elenco dei progetti impattanti sull’area a ridosso del fiume Fino, ad alta vocazione agricola, è lungo e rintracciabile nelle carte degli uffici regionali. Dal sito dello Sportello Ambientale della Regione Abruzzo, riferiscono Di Sante e Contento, si evince che è ancora in via di autorizzazione “l’impianto di depurazione delle acque per scarico nel fiume Fino asservito alla piattaforma di trattamento”, nella stessa area in cui è attivo l’ Ecocentro della Linda che si occupa del recupero e del trattamento dei rifiuti urbani del comune di Città Sant’Angelo e l’impianto Terra Verde, andato a fuoco 1 anno e mezzo fa, che ha l’autorizzazione dalla Regione Abruzzo per la produzione di 35mila tonnellate annue di combustibile solido secondario, di cui 10mila tonnellate l’anno verranno usate in loco per produrre energia elettrica tramite gassificazione. “Ricordiamo”, insistono i due esponenti di Rifondazione “che ci troviamo a ridosso del sito di bonificare Saline-Alento, ovvero un’area già fortemente inquinata che andrebbe avviata alla bonifica”.
Come se non bastasse, poi, il Piano Provinciale dei Rifiuti prevede proprio a Piano di Sacco la localizzazione della discarica pubblica di rifiuti solidi urbani, non avviati alla raccolta differenziata, di tutta la Provincia di Pescara. Inoltre scorrendo i progetti pubblicati e in via di autorizzazione sul sito dello Sportello Ambientale Regionale si trova sempre sull’area di Piano di Sacco l’intenzione da parte della RIAB di Realizzare “un nuovo impianto di trattamento rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, mediante operazioni di tipo R4, R13, D9, D15.” con la possibilità di trattare oltre le 100 tonnelate di rifuti al giorno. Non ultimo la richiesta da parte della Renovo Energy di realizzare una centrale a biomassa da 1 Megawatt.
“Ci sono davvero tutte le tipologie di rifiuto possibili che viaggeranno su e giù nella valle del Fino e sul territorio di Città Sant’ Angelo”, commentano Di Sante e Contento, “e che trasformeranno”, concludono, “Piano di Sacco e le aree circostanti nella pattumiera d’Abruzzo”.