Pescara. Sono 35 le multe elevate dalla polizia municipale durante l’ultima stagione di saldi invernali. Il ‘bottino’ si attesta sotto i 10mila euro. Commercianti più disciplinati.
Si è conclusa con sole 18 multe elevate, di cui 17 verbali da 3mila euro e 1 sanzione da 6mila euro, la stagione dei saldi invernali nel capoluogo adriatico, nonostante l’ondata di controlli serrati condotti nel corso dei due mesi di supersconti dal nucleo Commercio polizia municipale, coordinato dal maggiore Danilo Palestini.
Controlli su un doppio binario: da un lato gli agenti hanno verificato quotidianamente il rispetto di quanto previsto dalla normativa, come l’obbligo per l’esercente di esporre già in vetrina il prezzo di partenza del capo in vendita, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale, l’obbligo di comunicare, almeno sette giorni prima dell’inizio dei saldi, la volontà di effettuare gli sconti. E ancora il rispetto della possibilità riconosciuta al cliente di cambiare il capo acquistato in saldo se risulta danneggiato e infine di pagare i propri acquisti con carta di credito. Dall’altro lato si sono eseguite verifiche più approfondite, ma su una programmazione che è stata stilata dal Suap per coprire quanto più possibile a tappeto il territorio.
Il dato storico parla di una forte responsabilizzazione della categoria: durante i saldi invernali del 2008, infatti, su 300 attività controllate sono stati elevati 280 verbali, nei saldi estivi del 2008 il dato era sceso a 70 verbali, nei saldi invernali 2009 appena 8 verbali, i saldi estivi del 2010 si sono chiusi con una decina di verbali, i saldi estivi del 2011 sono terminati con nessuna multa comminata. Nell’estate 2012 la stagione si è chiusa con appena 10 multe, in tutti i casi per mancata esposizione della percentuale di sconto applicata. E ora i saldi invernali 2013 si sono chiusi con 18 multe, in 17 casi per mancato rispetto della normativa che regola le vendite di fine stagione, specie per la mancata esposizione del doppio prezzo o per mancata comunicazione al Comune e in questo caso i verbali ammontano a 3mila euro; nell’ultimo caso la sanzione è salita a 6mila euro per alcune violazioni accessorie riscontrate all’interno del negozio. Le attività sanzionate si trovano un po’ ovunque sul territorio, dunque in centro, tra corso Vittorio Emanuele, corso Umberto, via Firenze e via Nicola Fabrizi, ma anche a Porta Nuova, tra viale Marconi e via D’Annunzio.