In Italia per motivi umanitari, o almeno questa è la speciale clausola con la quale ha ottenuto il permesso di soggiorno dalla Prefettura di Caserta. In un certo qual modo, ironizzando, si potrebbe definire “umanitario” anche il lavoro che esercitava la 22enne nigeriana, che in realtà batteva le strade di Montesilvano vendendosi in cambio di prestazioni sessuali. E la prostituta “umanitaria” non si limitava al semplice rapporto singolo, bensì si lasciava osservare dagli amici dei suoi clienti. Lo strano siparietto a luci rosse andato in scena ieri sera su via Saline ha attirato l’attenzione di un residente che stava uscendo di casa per andare a lavorare: una Fiat 500 appartata sul lungofiume con un gruppetto di giovani attorno intenti a fissare la macchina che dondolava.
Tratte le sue conclusioni, l’uomo ha avvertito i carabinieri della locale stazione, diretto dal capitano Marinelli, che giunti sul posto hanno trovato la lucciola mentre “consumava” con un 20enne di Ortona. Sono stati denunciati entrambi denunciati per atti osceni in luogo pubblico e contravvenzionati per 330 euro ciascuno per aver violato l’ordinanza sindacale che vieta la prostituzione in strada.