Controlli a tappeto questa mattina nell’ambito delle residenze fittizie. Due pattuglie della Polizia Locale di Montesilvano, dalle 5 di questa mattina hanno eseguito un’attività di verifica nelle palazzine di via Genova.
Gli operatori hanno controllato tutti gli appartamenti dei due stabili per verificare la corrispondenza tra i residenti ufficialmente registrati all’Ufficio Anagrafe e quelli effettivamente trovati all’interno delle abitazioni.
«Questa operazione – spiega l’assessore alla Polizia Locale Valter Cozzi – è un ulteriore tassello nell’azione di ripristino e di tutela della sicurezza e del decoro urbano. L’obiettivo del controllo è stato quello di raffrontare gli effettivi residenti con quelli comunicati agli uffici preposti».
Nello specifico sono state attivate circa 20 procedure finalizzate a cancellare la residenza anagrafica nel Comune di Montesilvano. I vigili hanno individuato circa 20 persone che risultavano residenti negli appartamenti di via Genova, ma di fatto erano irreperibili. Con l’avvio delle procedure anagrafiche si innescano conseguenze anche in merito ai regolari permessi di soggiorno.
«Molto spesso – spiega Cozzi – cittadini extracomunitari comunicano una residenza fittizia solo per ottenere un permesso di soggiorno. Tale controllo mira ad individuare proprio tali casi, che rappresentano criticità nell’ordine pubblico di un territorio. Nell’ambito dell’operazione, i nostri vigili hanno anche messo in luce una gravissima condizione di disagio igienico sanitario».
Una donna, di 69 anni, pur risultando residente in una casa per persone indigenti di Francavilla, abitava all’interno di un casotto in via Genova a Montesilvano, in pessime condizioni igienico sanitarie. I vigili hanno allertato immediatamente i servizi sociali ed emesso una denuncia penale nei confronti del proprietario dell’immobile.