“La fondazione Pescarabruzzo non ha finanziato in alcun modo l’opera di Toyo Ito nè ha avuto alcun ruolo nel suo iter progettuale e realizzativo”. Lo chiarisce in una nota il presidente della fondazione, Nicola Mattoscio, dopo che il giudice civile ha autorizzato lo spostamento dell’opera danneggiata da piazza Salotto. A stizzire il filantropo, forse, proprio il triste destino che ha avvolto la tanto declamata opera dell’architetto giapponese: “E’ buona prassi del nostro management”, spiega Mattoscio, “seguire tutti gli interventi che vengono attuati sul territorio da parte della fondazione, in maniera puntuale fin dalla fase ideativa, controllandone con dovizia la realizzazione e vigilandone tutte le fasi, fino alla conclusione delle opere. Sono esempi inappuntabili di questo metodo di lavoro i due più grandi progetti realizzati: il Ponte del mare, fiore all’occhiello di Pescara, e il restauro del gioiello artistico di San Clemente a Casauria. Entrambi conclusi in maniera eccellente in tempi record” .