“La maggioranza politica in seno al Consiglio provinciale avrà pure un significato politico, ma non è quello il dato che mi sta più a cuore ai fini del governo della Provincia”. Queste le parole del presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, dopo l’approvazione del bilancio (con 4 voti a favore e 3 astensioni).
Quello che dà corpo e significato all’esistenza di un Ente di secondo livello come la Provincia, è l’appoggio dei Sindaci, i protagonisti della vita dell’Ente. Ieri, dopo il Consiglio, i Sindaci della Provincia di Pescara hanno ratificato ad ampia maggioranza (26 voti su 29 presenti) la delibera di approvazione del bilancio di previsione 2017, dimostrando vicinanza e stima all’operato del sottoscritto”, ha continuato Di Marco.
“L’opposizione fa il suo mestiere – continua il presidente Antonio Di Marco – ma vorrei far notare che se il bilancio non fosse passato la Provincia sarebbe stata commissariata … da me. Cioè io avrei potuto proseguire la mia attività con l’appoggio dei Sindaci, che sono l’ organismo democratico più rappresentativo che governa, con il Presidente e il Consiglio, il “nuovo” Ente di secondo livello, così come la riforma Delrio ha indicato”.
“Per questo non hanno senso le mie dimissioni, richieste da chi, strumentalmente, non sembra conoscere la trasformazione subìta dai nostri Enti”.
“Non è stato facile costruire il bilancio. Un puzzle da comporre con pezzi slegati e facendo affidamento su tagli in tutti i settori e su entrate che devono ancora essere riscosse. Un risultato che sarebbe stato bello condividere con tutta la maggioranza, ma che l’Assemblea dei Sindaci, espressione del territorio e dei cittadini, ha condiviso e apprezzato. Il 56,52% dei cittadini, rappresentati da 26 Sindaci su 29 presenti, ha approvato la delibera di bilancio, ratificando il lavoro fatto. Questo mi basta per essere soddisfatto del risultato”.