Tale attività è consentita dall’art.26 del D.Lgs 150/2015, attingendo dal bacino di lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro nonché di lavoratori sottoposti a procedure di mobilita? in attività a fini di pubblica utilità a beneficio della comunità territoriale di appartenenza, sotto la direzione e il coordinamento di amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, e successive modificazioni, nel territorio del Comune ove siano residenti.
“Si tratta di un progetto reso possibile dalla positiva sinergia con il centro per l’Impiego di Pescara – illustra il vicesindaco e assessore al Personale Antonio Blasioli – che ci consente di attivare per la durata di 12 mesi progetti formativi e dunque un rapporto di lavoro per impiegati e operai mediante il supporto del competente Centro per l’impiego, qualora nelle liste di mobilita di cui alla legge 223/91 siano presenti lavoratori residenti a Pescara e nei Comuni limitrofi”.
Il lavoratore inserito nel progetto non potrà essere impiegato, oltre il periodo di appartenenza alle liste di mobilita, dunque la prestazione si interromperà in ogni caso con l’uscita dalle liste di mobilità.
La richiesta.
“E’ davvero un’iniezione di energia, che siamo sicuri ci consentirà di far fronte al maggior carico di lavoro che grava su questi settori con l’intensificarsi dell’azione amministrativa e il passaggio di molti progetti alle fasi attuative e realizzative. Siamo inoltre lieti di poter attivare sinergie che consentono a dei lavoratori in mobilità di essere utilizzati e dunque di tornare in circolo sul mercato, attraverso un’esperienza che potrà essere anche formativa all’interno dell’Ente”.