“Soprattutto, detto emendamento”, aggiungono i deputati, “prevede anche di elevare il limite annuo per il bonus conseguente alle fusioni, portandolo dagli attuali 1,5 milioni di euro a 9 milioni. Riteniamo che si tratti di una misura di assoluto buonsenso che, nello specifico si renda necessaria per favorire la fusione tra i comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Il processo di aggregazione può indubbiamente rappresentare un fattore positivo e di sviluppo per l’area urbana e, in tale contesto, la disponibilità di maggiori risorse costituirebbe un ulteriore incentivo”.
“Al fine di favorire la fusione dei comuni, la legge oggi stabilisce che, oltre ai contributi della Regione, lo Stato eroghi per i dieci anni successivi dalla fusione stessa appositi contributi straordinari, commisurati ad una quota dei trasferimenti spettanti ai singoli comuni che si fondono”, spiega Colletti. “Il punto è che i fondi stanziati attualmente dal Governo sono assolutamente insufficienti: l’attuale limite annuo per i bonus, fissato ad 1,5 milioni, non si può certo considerare un incentivo sufficiente. Per questo chiediamo alla maggioranza e al Pd in particolare – visto che dice di voler attuare il referendum sul fusione dei tre comuni pescaresi – di stanziare 50 milioni di euro”.
“Grazie all’emendamento presentato – aggiunge – potremmo superare tale criticità. Infatti, nel caso in cui venga approvato e la legge passi in Consiglio Regionale, nei prossimi 10 anni nelle casse comunali entrerebbero entrerebbero un totale di 89 milioni di euro. Risorse che rappresenterebbero una boccata d’ossigeno per l’amministrazione che avrà il compito di erogare i servizi, soprattutto, per tutti i cittadini coinvolti dalla fusione”.