Il Comune, infatti, ha deciso di riconoscere l’attività dei cittadini che accudiscono volontariamente i gatti componenti le colonie feline e, a fronte di varie riunioni che si sono tenute anche alla presenza delle associazioni animaliste, è stata valutata la possibilità di riconoscere un contributo per coprire le spese per il sostentamento delle colonie feline autorizzate.
“Nel territorio comunale, ad oggi, le colonie feline sono circa 130, per un totale di circa 1.200 gatti, vengono seguite da “referenti” e collaboratori referenti che hanno sempre svolto un servizio meritevole per la collettività, fornendo cibo e cure agli animali”, spiega l’assessore alla Tutela del Mondo Animale, Gianni Teodoro. “L’Amministrazione ha una disponibilità finanziaria di 33.000 euro stanziata nel Bilancio 2017, che può essere destinata a tale rilevante finalità, trattandosi, in particolare, di contributi da destinare all’utenza di riferimento”.
“Abbiamo chiesto all’Ufficio comunale preposto di svolgere un approfondimento sui siti specializzati, riguardo a fabbisogni e costi relativi e siamo giunti alla decisione di erogare a titolo di contributo, l’importo corrispondente alla metà del fabbisogno medio mensile di un gatto, quindi pari a 1,5 euro per 1 kg di cibo secco al mese per ogni animale. Tale contributo verrà riconosciuto alle colonie feline che risultino già autorizzate entro il 4 dicembre 2017, dietro presentazione della relativa autodichiarazione circa la composizione numerica della colonia e di una dettagliata documentazione contabile attestante le spese rimborsabili sostenute entro il 31.12.2017”.
Il contributo riguarderà anche le spese relative alla fornitura di antiparassitari e/o medicinali da banco, per una spesa massima totale di 7 euro una tantum per ogni gatto appartenente alla colonia.
L’Amministrazione, per il tramite della Polizia Municipale, effettuerà dei controlli per gruppi sulle dichiarazioni rese da tutti i referenti di colonia felina e nel caso di mancato utilizzo di una parte delle somme a disposizione, dovuto alla presentazione di domande in numero minore rispetto a quelle previste, le somme rimanenti verranno ridistribuite ai soggetti richiedenti, aumentando così la spesa massima mensile rimborsabile fino ad un massimo di 2 kg di mangime secco.
“Si tratta di un primo passo importante nella direzione delle colonie feline che saranno interessate anche da ulteriori e nuovi provvedimenti a medio e lungo termine”, ha concluso Teodoro.