Manifesti fascisti a Pescara, il sindaco li censura: sono abusivi

manifestofascismopescaraPescara. Una decina di manifesti di matrice fascista affissi in piazza Duca. Il Pd insorge: il comune autorizza l’apologia. Il sindaco censura i messaggi abusivi

“Il movimento Fascismo e Libertà professa la fede nel fascismo come unica forma di socialismo attuabile”. Apre così il messaggio, affiancato da un fascio littorio campeggiante a tutta pagina, riportato su una decina di manifesti che nei giorni scorsi sono stati affissi su piazza Duca e nei dintorni, chiuso dai recapiti utili a chi volesse aderire al movimento.

e per il segretario cittadino del Pd Blasioli e Casciano, però, l’episodio viola l’articolo 12 della Costituzione, quello relativo all’apologia del fascismo: “Come è potuto accadere”, si chiedono, “gli uffici comunali non controllano quello che autorizzano o ritengono forse legittima la propaganda fascista? Ed il nostro Sindaco che ne pensa?”, aggiungono, indirizzando ad Albore Mascia la richiesta di rimediare “coprendo i manifesti e pubblicando un ugual numero di manifesti con la scritta ‘Pescara rifiuta il fascismo’ “.

E il primo cittadino non ha fatto attendere la sua risposta: “Ho già ordinato all’Aipa, la società responsabile delle affissioni negli spazi autorizzati, a rimuovere e coprire con altri manifesti bianchi quelli abusivi”. Nessuna autorizzazione, quindi, sarebbe stata richiesta per attaccare i manifesti incriminati: “Nel frattempo”, annuncia Mascia, “partiranno le procedure della polizia municipale per rintracciare gli autori del misfatto per le relative sanzioni”.

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