Montesilvano. Cittadinanza onoraria conferita a Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dall’attenato mafioso a Capaci nel 1992. Alla donna sono state consegnate le chiavi della città: “Nei giovani c’è il nostro domani”.
”E’ fondamentale insegnare alle nuove generazioni la Costituzione, per fare capire loro che essa racchiude tutto il nostro domani. Dobbiamo dare ai giovani la possibilita’ di credere e di andare avanti per proteggere loro stessi e la democrazia”. Con queste parole Maria Falcone ha ricevuto simbolicamente le chiavi della città di Montesilvano dalle mani del vicesindaco Ruggero, al termine del consiglio comunale in cui è stata approvata all’unanimità la delibera per il conferimento della cittadinanza onorari alla sorella del magistrato ucciso nell’attentato di Capaci venti anni fa. “Montesilvano condivide con la mia famiglia ed in particolare con Giovanni l’amore per il mare”, ha detto Maria Falcone, “Il suo desiderio, quando cercava un momento di stacco, era quello di farsi una nuotata”, ha ricordato la sorella di Giovanni Falcone, sottolineando che a lei “non piace chiamarlo eroe, anche se lo è diventato suo malgrado”.
Quindi l’invito rivolto alla politica, locale e nazionale. “L’impegno che dobbiamo assumere oggi è quello di difendere la democrazia a tutti i costi, perchè tutte le mafie ne rappresentano una grande minaccia. E’ sempre più importante”, ha detto ancora, “far conoscere la Costituzione ai nostri giovani, perche’ in essa e’ racchiuso tutto il nostro domani”. Quanto al riconoscimento ottenuto ha sottolineato di essere “sinceramente contenta di questa cittadinanza, anche se la cosa fondamentale e’ sentirsi cittadina italiana ed europea cosi’ come si sentiva, sono sicura, mio fratello Giovanni”.
Nel corso della mattinata si è svolto anche un convegno, nell’ambito del progetto Educals, sul tema “Educare alla cittadinanza: crediamoci”, al termine del quale sono stati premiati l’attore Flavio Insinna e l’ex procuratore capo di Pescara, Nicola Trifuoggi.
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