Per il Natale 2012 il comune di Pescara non installerà le luminarie in città, ma garantirà il pagamento della fornitura dell’energia elettrica a quegli operatori economici che, riuniti in associazioni o consorzi di via, sceglieranno di autofinanziarsi le tradizionali luci natalizie lungo la propria strada. A dare il (triste) annuncio è l’assessore al Commercio Gianni Santilli: “Purtroppo la scelta è stata dettata dalla necessità e dall’obbligo di sobrietà imposti dai tempi difficili che stiamo vivendo”, dice, “con i tagli operati dal governo centrale che ha obbligato le amministrazioni locali a fare delle scelte rigorose nella gestione delle proprie risorse economiche”.
La scelta, però, non ha trovato in disaccordo i commercianti: per ora ad appoggiarla sono stati già quelli di via Roma, via Trento, via Piave, via Cesare Battisti, via Venezia e un tratto di via Firenze, mentre i commercianti di via Nicola Fabrizi stanno ancora decidendo e nelle prossime ore si svolgeranno nuovi incontri per verificare l’interesse di altre attività. “Quest’anno”, prosegue Santilli, “abbiamo deciso un ritorno all’antico, ai tempi della giunta Pace, quando erano i commercianti che sceglievano e installavano autonomamente le luminarie, mentre il comune copriva i costi degli allacci elettrici e la fornitura di energia per tutto il periodo delle feste”.
Salvo il tradizionale abete illuminato di piazza Salotto: sarà, come sempre, il comune ad installarlo. “Sicuramente una strada ben illuminata per Natale è più attraente per i clienti”, ammette consapevole Santilli, ma la spending review e l’Imu che è piombata come una mannaia sulle case di tutti i pescaresi ci hanno imposto scelte e riflessioni: abbiamo preferito garantire a tutte le famiglie l’Imu più bassa d’Italia, rinunciando a introiti certi e cospicui, piuttosto che spendere per festoni e luci, e abbiamo preferito confermare tutti gli investimenti previsti sul sociale a vantaggio di chi non sta vivendo momenti felici o sereni”. “Forse”, conclude, “le nostre strade sembreranno meno festaiole’ del solito, ma al tempo stesso riscopriremo il senso più autentico della festa”.