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Il comune stringe sui canoni, Sebastiani: porto via il Pescara. E sul web impazza la satira-GUARDA I VIDEO

Pescara. Botta e risposta, dal web all’aula del consiglio comunale, tra il presidente biancazzurro Sebastiani e il consiglieri Del Vecchio, Di Nisio e Ranieri. Dopo il video girato dai 3 politici per dimostrare l’occupazione ‘abusiva’ dei magazzini dello stadio da parte del Delfino, il presidente ‘scende in campo’ e smentisce tutto. Intanto sulla rete impazza l’ironia sulla consistenza dell’agenda politica cittadina.

Puntata numero incalcolabile della telenovela tra la politica e l’elite sportiva pescarese. La valanga di richieste di pagamento inviate dal comune al club, per richiedere danni causati allo stadio e i canoni mai versati per l’occupazione dei magazzini dell’Adriatico era stata bloccata da una diffida inviata il 30 ottobre scorso dal presidente Sebastiani al sindaco. Il messaggio in sintesi: non occupiamo niente, non paghiamo niente, non chiedeteci niente.

Ma i 3 consiglieri comunali con il dente più avvelenato sulla questione, Del Vecchio, Ranieri e Di Nisio, (questi ultimi 2 coinvolti direttamente nella polemica di fine estate sui biglietti omaggio spettanti ai politici) non si erano arresi, e armati di telecamera sono andati lunedì scorso a filmare direttamente i magazzini dello stadio pieni di borse, bevande e materiale di proprietà della Pescara Calcio. E altrettanto in sintesi, questa mattina hanno presentato in consiglio un ordine del giorno che puntualizza: basta ad una gestione di favore per il Delfino, si faccia un regolamento puntuale. Non solo loro, però, bensì 21 consiglieri sui 26 presenti in assise stamani, hanno firmato quell’ordine: “Un messaggio forte e chiaro all’indirizzo del presidente Sebastiani e del Sindaco di Pescara”, commentano i 3 fautori, “con il quale, da un lato si condanna apertamente l’ipotesi ventilata di far giocare la squadra del Pescara in altra Città e dall’altro si chiede senza mezzi termini il rispetto di precisi obblighi nell’utilizzo delle strutture sportive dello stadio Adriatico”.

Già, perché il patron della squadra di calcio più importante della regione ha usato lo stesso metodo di Ranieri, Del Vecchio e Di Nisio per rispondere: un video messaggio nel quale ha smentito che il materiale immortalato sia di proprietà del club di via Albenga. “C’è solo un magazzino storico dove si assemblano le divise”, precisa Sebastiani, “ma sono maglie vecchie, non appartengono all’attuale società”. In più, rivendica lavori e allestimenti effettuati a spese del Pescara su spazi rimasti in possesso del comune proprietario dello stadio: “Una stanza con divani e tv pagati da noi che diamo come salotto d’attesa ai dirigenti delle squadre ospiti, come fa ogni stadio che si rispetti, ma durante la settimana è completa disposizione del comune”, sottolinea il presidente. E poi magazzini di bevande e merci utilizzate dai bar-volanti, non gestiti dalla Pescara Calcio. A dire il vero, come confermato nella diffida dalle parole del numero uno biancazzurro, c’è un magazzino in uso al Pescara, quello sotto la curva Sud: “Fuori norma e in condizioni igieniche pessime: al massimo si può pagare 300 euro al mese messo cosi. Se questo è il problema sono pronto a sanare i debiti per i 3 anni che ci spettano”, prosegue Sebastiani, chiudendo la polemica collegando la “strumentalizzazione” direttamente ai biglietti negati agli amministratori comunali. Dal canone al conto dei danni (oltre 70mila euro): quelli che vari anni addietro i cartelloni pubblicitari avrebbero causato alla pista d’atletica e quelli vengono imputati alla festa della promozione, quando la città in festa ha invaso gli spalti e l’interno del campo: “E’ stato il comune ad aprire i cancelli ai tifosi”, sostiene ancora Daniele Sebastiani, “poi ci fanno anche molti concerti sotto la curva, non credo che qualcuno abbia chiesto i danni alla Pausini: evidentemente il Pescara dà fastidio”.

IL PESCARA PRONTO A EMIGRARE

 Da qui l’uscita ficcante del chair-man biancazzurro: “Noi paghiamo il canone che ci richiedono, basso o alto che sia , una partita ci costa 40mila euro tra steward, illuminazione e utenze, portiamo grossi volumi d’affari alla città: se diamo fastidio a qualcuno porto la squadra altrove”. Sebastiani ha già contattato “il sindaco dell’unica città nelle vicinanze con lo stadio a norma”, per ospitare la serie A (per deduzione, la ‘rivale’ San Benedetto del Tronto), “e si è detto felicissimo di ospitarci”. “Evidentemente Pescara non ci vuole, possiamo andare via senza problemi”. Parole dure che vengono interpretate dai 3 consiglieri ‘dell’accusa’ come “un ricatto morale”, lo giudicano, “la minaccia di portare la squadra altrove al solo fine di non pagare”. Forti del sostegno bipartisan riscosso in aula, Del Vecchio, Ranieri e Di Nisio chiosano così: “Non possiamo non prendere atto del basso profilo culturale e morale del messaggio lanciato dal Presidente Sebastiani ma anche nutrire forte preoccupazione per gli imprevedibili risvolti che questo messaggio potrebbe generare”. “Non è solo una provocazione, queste sono bassezze che fanno male”, ribatte Sebastiani, “se posso e se riesco il Pescara lo porto altrove”.

E Sebastiani, dal canto suo, conclude il suo video messaggio mostrando le pessime condizioni dell’Adriatico e, di contro, i lavori effettuati dalla società a proprie spese e che rimarrà in eredità alla città: “Se il regolamento comunale prevede che i consiglieri facciano ispezioni, è bene che facciano vedere tutto: ciò che abbiamo realizzato noi e le cose vergognose che sono rimaste dopo che sono stati spesi milioni di euro”.

IRONIA SUL WEB: PESCARA CITTA’ DELLE MERAVIGLIE

Come in ambiente sportivo, la città si è spaccata in due: tra chi difende a spada tratta la fede calcistica e chi, più fedele allo spirito civico, parteggia per gli amministratori attenti allo statuto. A metà strada, tra la tifoseria e la corrente dell’antipolitica, quella che va per la maggiore negli ultimi mesi, la web tv ForzaPescara.Tv ha girato un video ironico che sta facendo impazzire rete e social network. Nel cortometraggio satirico, sullo stile del promo-turistico, si scherza su come i 3 consiglieri comunali ignorino i veri problemi della Pescara Città delle Meraviglie e si concentrino sul ‘dramma’ dei magazzini dello stadio Adriatico. Anche qui, come ripreso da Sebastiani, si interpreta la vicenda in chiave vendicativa per la mancata concessione dei biglietti-privilegio.

Daniele Galli

Video:Pescaracalciowebtv – ForzaPescara.tv