“La presa di posizione del gruppo di Forza Italia contro il Presidente Di Marco rivela un sentire politico speculativo e del tutto inadeguato alle circostanze presenti”.
Sono il vicepresidente della Provincia e il capogruppo del Partito Democratico a parlare, ribadendo la piena fiducia nell’operato del presidente di cui Forze di Libertà ha chiesto le dimissioni. Ma non solo in lui, anche in quello “della magistratura che permetterà di fare luce sulle vicende al centro dell’attenzione pubblica in questo momento”, riferendosi allo scandalo delle intercettazioni di Rigopiano.
“Un atteggiamento di questo genere non può che evidenziare che in questi anni la Provincia di Pescara è riuscita, sia pure con risorse del tutto insufficienti, a far fronte ai compiti istituzionali, mettendosi al servizio dei comuni e dei cittadini senza alcuna esitazione e con una attenzione non inferiore a quella dimostrata dall’Ente in passato, quando pure ben maggiori erano i mezzi e le possibilità a disposizione”.
Anche il segretario regionale e quello provinciale del Partito Democratico, rispettivamente Marco Rapino ed Enisio Tocco respingono con forza la richiesta di dimissioni del Presidente Di Marco. “Il garantismo e la presunzione di innocenza non possono essere valori da sbandierare occasionalmente e solo quando a ricevere un avviso di garanzia è un compagno di partito. Quello che è successo a Rigopiano ha rappresentato un dramma senza precedenti per la nostra regione, una ferita profonda che difficilmente gli abruzzesi riusciranno a rimarginare. Tutti noi vogliamo la verità, vogliamo capire cosa è accaduto e, se ci sono state delle responsabilità che hanno portato a quella tragedia, individuarne i responsabili”.
“Ci sembrano però incomprensibili le richieste di dimissioni avanzate dal capogruppo Vincenzo D’Incecco, mosse sulla base di intercettazioni telefoniche pubblicate a macchia dai quotidiani e su una supposta “non lucidità” del presidente della Provincia di Pescara. Antonio Di Marco in questi anni ha dimostrato di lavorare sempre con passione e impegno e siamo certi che lo continuerà a fare. Consigliamo al centrodestra, infine, di non cavalcare una vicenda così dolorosa per meri scopi politici e di guardare all’interno del proprio partito”.