L’anno dopo, le sei Unità Operative di Malattie Infettive della Regione Abruzzo hanno presentato un progetto operativo di rete, approvato dall’Agenzia Sanitaria Regionale e dalla Direzione Regionale della Salute, dopo disamina in un tavolo inter-istituzionale creato ad hoc.
Il progetto, che ha preso il via simultaneamente nelle sei sedi abruzzesi il 1 febbraio 2014, ha previsto alcuni elementi potenzialmente innovativi desunti dalla più recente letteratura di settore e da un’attenta analisi di contesto:
I risultati sono stati valutati a 15 mesi (su 3046 test effettuati) ed a 30 mesi di esercizio (su 6450 test complessivi). Il 7.5% dei campioni prelevati è risultato positivo, per HIV (0.9%), per HBV (2%), per HCV (2%) e per sifilide (2.6%).
“Si tratta pertanto di una delle migliori performances di un programma di screening per HIV ed IST (infezioni sessualmente trasmesse) nella nostra regione Europea negli ultimi 10 anni, come riconosciuto in sede di pubblicazione”, si legge in una nota.
Il Ministero della Salute ha valutato i risultati dei primi 15 mesi di screening ed ha incluso tra le modalità innovative da sperimentare e perseguire nel prossimo triennio nel nuovo Piano Nazionale di interventi contro HIV e AIDS (PNAIDS 2017-2019) il modello di sperimentazione dello screening con prenotazione via web e contestuale screening delle altre IST.