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Le multe del Pescara in beneficenza all’Agbe-FOTO

Pescara. Lieta visita nella casa-alloggio dell’Associazione genitori bambini emopatici per Bocchetti, Cascione e Zanon. I calciatori biancazzurri hanno portato nella sede dell’associazione benefica una donazione raccolta nello spogliatoio, anche con le multe inflitte dal club. Zanon: “Per queste cause, trasgrediamo anche ogni giorno”.

L’avevano promesso già l’anno scorso ai genitori dell’Agbe, quando i giocatori del Pescara hanno visitato il reparto di ematologia pediatrica per portare un assegno gigante da 14mila euro, dono della società al gruppo che assiste le famiglie dei piccoli pazienti costretti a subire le cure presso l’ospedale Spirito Santo: “Se vinciamo il campionato penseremo anche a voi”. E così, dopo aver ottenuto la promozione diretta, la squadra biancazzurra ha mantenuto la promessa. Sono stati direttamente i giocatori a destinare parte del proprio premio-promozione alla causa dell’Agbe, aggiungendo anche il ricavato delle multe che il regolamento della società infligge quando un tesserato infrange norme disciplinari: un gruzzoletto da 4500 euro, con l’ulteriore promessa di continuare ad effettuare le donazioni nel corso del campionato.

“Per loro vale la pena di trasgredire tutti i giorni”, ha scherzato Damiano Zanon questo pomeriggio nella Casa 30 ore per la vita, la struttura di via Passo della portella dove si dà ospitalità alle famiglie dei piccoli pazienti ricoverati, “è un piacere per noi fare beneficienza per chi è meno fortunato”. Alla colletta, consegnatadal terzino all’Agbe, insieme a Cascione e Boccheti, hanno contribuito anche i nuovi giocatori: “Non si sono tirati indietro”, ha spiegato Emmanuel Cascione, “questi volontari sono delle persone speciali, danno un grande aiuto, per noi che abbiamo la possibilità di aiutarli è doveroso”. La dimensione infantile del problema, inoltre, tocca da vicino il cuore del capitano del Pescara: “Anche io sono padre”, dice Cascione, “so che vuol dire soffrire per un figlio: non potevo non impegnarmi per famiglie che soffrono per i propri figli in difficoltà”. I tre calciatori non si sono risparmiati nemmeno nel gioco con i piccoli ospiti del centro: foto, autografi, abbracci e anche un simpatico siparietto da villaggio dei puffi. Che si vinca o che si perda sul campo poco importa: portare un sorriso ad un bambino è sempre un’enorme vittoria.

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Daniele Galli