Pescara. Competenza territoriale e intercettazioni: queste le principali motivazioni che sostengono le richieste dell’avvocato di Giuseppe Spadaccini per spostare a Roma il processo per evasione internazionale.
Una serie di eccezioni sollevate dalla difesa hanno caratterizzato, questa mattina, l’udienza preliminare riguardante l’inchiesta della procura di Pescara sulla maxi evasione fiscale internazionale da 90 milioni di euro, che il 21 ottobre 2010 portò all’arresto di alcune persone, tra cui l’imprenditore del trasporto aereo Giuseppe Spadaccini, e al sequestro di beni per un valore di 12 milioni di euro. Tra le varie eccezioni quelle relative alla competenza territoriale, con la richiesta di spostare il procedimento a Roma, e alle modalita’ con cui sono state effettuate le rogatorie e le intercettazioni dell’operazione ‘Flying money’. La decisione verrà presa dal Gup Luca De Ninis il 20 novembre, data fissata per la prossima udienza.