Nuova Pescara, sì del Consiglio Comunale all’odg che vede Pescara capoluogo

La tanto dibattuta questione sulla Nuova Pescara – comune che fonderebbe le città di Pescara, appunto, Spoltore e Montesilvano – e sul capoluogo di Regione che da L’Aquila passerebbe a Pescara; ieri è finita in Consiglio comunale.

Ebbene, una compatta maggioranza, ha votato l’ordine del giorno che di fatto chiede alla Regione Abruzzo di votare la legge che istituisce il comune Nuova Pescara e che consentirebbe a quest’ultima, di diventare anche capoluogo di regione. L’ordine del giorno, in particolare, è stato votato da otto su nove consiglieri di centrodestra e da sei consiglieri di maggioranza.

“Una presa di posizione più inutile che dannosa, sia per quanti l’hanno proposta che per quelli che l’hanno sostenuta”, ha detto il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini. “La questione centrale resta la Nuova Pescara su cui questo Consiglio si è già espresso favorevolmente e il cui cammino penso che procederà senza particolari intoppi, il che forse dispiacerà a coloro che hanno suggerito e sostenuto l’ordine del giorno odierno”.

“Forza Italia ha derubricato la vicenda come ridicola. Ma è chiaro però, e lo dico da aquilano prima che da esponente politico, che non accetteremo più altre provocazioni: L’Aquila è e resta il capoluogo della regione Abruzzo!”, ha detto Stefano Morelli, coordinatore comunale Forza Italia L’Aquila, all’indomani del voto.

Il gruppo Sinistra Italiana al Comune di Pescara ieri, all’atto della votazione, ha abbandonato l’aula: “Riteniamo che questa discussione non sia prioritaria al momento, nata e sviluppatasi solamente a causa di posizioni differenti nel Partito Democratico”, hanno dichiarato Daniela Santroni, capogruppo SI e Ivano Martelli, consigliere SI al Comune di Pescara

“La mossa odierna è in gran parte un tentativo di gettare sabbia negli ingranaggi della Nuova Pescara, quindi è possibile stare tranquilli, la questione non è grave, né tanto meno è seria”, rassicura Marco Presutti capogruppo PD al Comune di Pescara. “Si tratta in buona parte di un voto figlio della volontà del centrodestra di buttare la questione in caciara, mai così compatto al voto, e del timore di qualche altro consigliere comunale di non essere rieletto qualora dovesse nascere una città nuova con un numero maggiore di elettori e un numero minore di seggi disponibili in consiglio comunale. Abbiamo bisogno di unire, non di dividere”.

Il segretario regionale del PD, Marco Rapino, sostiene con forza che il capoluogo rimanga L’Aquila e rinforza il suo pensiero dicendo che “il Partito Democratico abruzzese non ha mai pensato di portare il capoluogo a Pescara, non ha mai pensato di discuterne, non ha mai pensato di sostenere alcuna proposta su questo tema. Per questa ragione, rimango basito dall’atteggiamento e dalla scelta di due dei nostri consigliere del Comune di Pescara di sostenere e votare l’ordine del giorno presentato da Forza Italia in merito, proprio, alla proposta di spostare il capoluogo di Regione in quella che sarà la Nuova Pescara”.

“La polemica sul Capoluogo di Regione è anacronistica, fuori luogo e rimanda la politica abruzzese indietro agli anni ’70. Oggi l’Abruzzo non ha bisogno di sterili contrapposizioni ma di un progetto organico di sviluppo, capace di garantire l’adeguamento infrastrutturale della nostra regione e il superamento delle vulnerabilità che il nostro territorio ha ampiamente dimostrato”, chiosano i coordinatori regionali abruzzesi di Fratelli d’Italia.

“Non viviamo nessuna competizione con la città de L’Aquila capoluogo ma una competizione con l’Italia intera”, ha tuonato il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri. “Su un punto vogliamo essere chiari: da oggi il nostro lavoro politico sarà teso a candidare la città della Nuova Pescara al ruolo che gli spetta per vocazione e posizione geografica. la Nuova città abruzzese deve essere punto di riferimento del medio adriatico e bisogna lavorare attraverso una specifica Legge per riprendersi quel ruolo fondamentale che in questi anni abbiamo perso per colpa della debole politica regionale messa in campo dal governo D’Alfonso”.

“Porre oggi il problema del Capoluogo di Regione, dopo che la città de L’Aquila è stata messa in ginocchio da terremoto e stenta ancora a ripartire, è un vero e proprio atto di sciacallaggio, per questo ieri come Consiglieri del gruppo di Articolo UNO – Movimento Democratico e Progressista abbiamo espresso convintamente voto contrario. Non è il tempo di anacronistiche riedizioni campanilistiche: L’Aquila è il nostro Capoluogo di Regione e Pescara non ha bisogno di queste sceneggiate strumentali”.

 

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