Pescara. Altro nulla di fatto per la marineria in emergenza per il mancato dragaggio: saltato l’incontro con il sottosegretario Improta previsto per ieri. I pescatori corrono da Mascia: ‘Vogliamo sapere quando cominciano i lavori”. Li consola Febbo: “La Fornero ha firmato la cassa integrazione.
Era previsto per le 16:00 di ieri pomeriggio l’incontro, a Roma, tra il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, e il sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta. Ma una riunione del consiglio dei ministri ha fatto saltare la riunione utile a spiegare quanto emerso dall’avviso di pre-informazione che anticipa la gara d’appalto per dragare 200mila metri cubi dal porto, ovvero quante ditte si sono interessate ai lavori, se sono adeguatamente attrezzate per asportare e smaltire i fanghi, quindi se il dragaggio ha consistenti possibilità di partire entro breve.
Quindi se armatori e pescatori potranno tornare in poco tempo a lavorare, loro sperano entro dicembre. E invece, l’ennesimo flop istituzionale li ha costretti a restare in un triste limbo, nel quale rimangono stretti e agitati. Appena giunta in riva all’Adriatico la notizia dell’annullamento dell’incontro, una delegazione della marineria guidata da Mimmo Grosso, Giovanni Verzulli, Mario e Massimo Camplone si è precipitata in municipio, per chiedere conto al sindaco Albore Mascia.
Precisione sull’inizio e sui tempi di esecuzione per il dragaggio: questa la richiesta principale che gli armatori hanno indirizzato a Roma, dopo aver sentito il provveditore interregionale alle Opere pubbliche Carlea dire di non essere di stabilire la data del ritorno in mare dei pescherecci. Notizie indispensabili per correre ai ripari: “Se non sarà possibile tornare in mare per Natale”, ha infatti detto Mimmo Grosso, presidente dell’associazione armatori Pescara, “che tradizionalmente è il mese migliore per lavorare, quello che di solito ci permetteva di affrontare con serenità anche i mesi invernali di magra, gennaio e febbraio, ce lo devono dire perché dobbiamo decidere come attrezzarci, anche economicamente, pensando che a novembre dovremo pagare le rate mutuo e gli anticipi dell’Iva. Ai nostri dipendenti dobbiamo dare la possibilità eventualmente di sbarcare dai nostri pescherecci e di andare a lavorare altrove”.
Su questo fronte, giungono buone nuove per ciò che riguarda gli ammortizzatori sociali. L’assessore regionale alla Pesca Mauro Febbo ha confermato la firma dei ministri Fornero e Grilli sul Decreto che sblocca la cassa integrazione in deroga per la marineria pescarese: “Il decreto esiste ed è agli atti, ha detto oggi, “Ora spetta agli Uffici previdenziali procedere al pagamento”. Uffici come l’Inps: quello di Pescara si è pronunciato già ieri pomeriggio, con il direttore contattato dal :“Il responsabile della Regione Abruzzo Sciullo ha già emesso il Decreto all’Inps”, ha riferito Mascia, “e il Responsabile unico del procedimento presso la Direzione regionale, Paolo Morelli, stanno lavorando alla pratica, ma l’erogazione è ormai questione di ore, quando i vari pescatori saranno chiamati a consegnare i propri documenti”.
Alcune indiscrezioni sono comunque emerse dopo la chiusura del pre-bando, scaduto il 26 ottobre scorso: sono 12 le imprese che hanno manifestato interesse. Poca cosa per tranquillizzare gli uomini di mare, in crisi da un anno per il porto chiuso. L’incontro di ieri doveva restituire le date del bando e le scadenze circa i tempi di aggiudicazione e di inizio delle operazioni di escavazione dei fondali: così non è stato, quindi la marineria ha posto un ulteriore ultimatum. Passato il tempo di manifestare in città, tra bare, fiaccolate e cortei animosi, o verrà convocato entro la prossima settimana un nuovo incontro con il sottosegretario Improta per consentire a istituzioni locali e marineria di seguire passo passo l’iter procedurale del dragaggio, o a Roma si presenteranno gli armatori e i pescatori in persona. Allo stesso tempo si dovrà convocare urgentemente un incontro con il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi per predisporre eventuali contromisure, anche finanziarie, utili a coprire l’eventuale mancata pesca anche per il mese di dicembre. Pronti a salire su pullman per la capitale, Mascia e Testa hanno già preso il telefono per contattare le segreterie di Chiodi e Improta per fissare gli incontri, sperando di non trovare la linea troppo occupata.