Pescara. Tre ore di interrogatorio per Michele Russo, presidente della Gtm, indagato per truffa nell’inchiesta sulla filovia. Sereno, il manager del trasporto pubblico spera di aver fatto chiarezza.
E’ stato ascoltato questa mattina in procura, per circa tre ore il presidente della Gtm Michele Russo, indagato per truffa, falso e abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione della filovia che dovrà collegare Pescara e Montesilvano. Il manager della Gestione trasporti metropolitani è stato ascoltato dal Pm Valentina D’Agostino e dal procuratore aggiunto Cristina Tedeschini. Russo fu raggiunto dall’avviso di garanzia a luglio scorso, insieme ai due titolari delle ditte esecutrici dei lavori per il Filò: a mancare nell’elenco delle autorizzazioni del cantiere milionario, del quale la Gtm è stazione appaltante, è la Valutazione di impatto ambientale. Una mancanza imputata al presidente del comitato regionale Via, Antonio Sorgi, anch’egli finito nel registro degli indagati pochi giorni fa.”Per me oggi”, ha detto Russo al termine dell’interrogatorio, “è stata una grande opportunità per chiarire tutte le vicende, anche quelle che non mi riguarderebbero”.
Vicende, ovvero, che riguarderebbero chi lo ha preceduto:” Ho dimostrato in maniera inconfutabile”, ha riferito Russo, “che tutto ciò che è avvenuto prima della mia nomina non mi può essere attribuito: ricordo che l’appalto è del 2006, l’aggiudicazione e la consegna dei lavori è del 2008, pertanto io nominato presidente nel luglio 2009 mi sono trovato di fronte a tutto un iter già perfettamente eseguito. Nessun atto è stato fatto da me prima e neanche dopo, perchè gli atti successivi alla mia nomina sono di competenza del responsabile unico del procedimento. Pertanto io avevo solo l’obbligo in qualità di rappresentante legale di un ente esecutore di eseguire un’opera pubblica decisa per legge”. “Qualsiasi altra mia attività”, ha aggiunto il presidente della Gtm, “come ad esempio la sospensione dei lavori richiesta a più voci, avrebbe costituito abuso d’ufficio ed usurpazione di pubblici poteri. Tutta la mia azione invece è stata tesa,in ogni momento, a verificare con chiunque avesse titolo ad occuparsi della vicenda, difformità di forniture rispetto al contratto ed evitare di incorrere in errori di carattere giudiziario” . E al Pm Russo ha fornito documentazione che ” dovrebbe fare chiarezza non solo sulla mia estraneità e quella del Rup”, ha riferito dopo l’interrogatorio, “ma dimostrare anche il mio totale impegno a stigmatizzare ogni singolo aspetto non conforme al contratto e all’appalto”. Riguardo allo screening per la Via, Russo ha infinte detto che “non è stato fatto perchè nel 2008 la Regione ha detto che non era necessario in quanto nessun filobus in Italia è mai stato sottoposto alla Via. Il dubbio è sui magnetini che sarebbero dei vincoli. I mezzi vincolati sono pero’ quelli che non si possono staccare dal supporto, il Filobus invece si puo’ svincolare in qualsiasi momento”.