Matrone, sotto l’hotel investito dalla valanga, ha perso non solo la moglie, ma anche l’uso di quella stessa mano che, con il tutore che è costretto a portare, aveva semplicemente teso stamattina al Prefetto, dopo che questo lo ha segnalato alla Procura in conseguenza al blitz dello scorso 18 ottobre, quando il superstite aveva affrontato a brutto muso la funzionaria che non ha creduto all’allarme lanciato per mandare i soccorsi a Rigopiano.
A riferire lo spiacevole accaduto è una nota di Studio 3A, la società specializzata nella valutazione delle responsabilità in caso di sinistri a cui Matrone si è affidato per ottenere giustizia.
“Alla reazione interdetta di Matrone, che continuava a ripetere ‘io do sempre la destra, da uomo si dà la mano destra’, il prefetto”, riporta lanota, “non solo li per lì non si è scusato, ma se n’è uscito con altre frasi a dir poco censurabili: ‘Ma lei mi dà la mano quell’altra (la destra, ndr), come faccio a stringergliela’, infierendo così sull’handicap del suo interlocutore, e infine aggiungendo anche un inverosimile: ‘Io la vedo come una provocazione’. Le scuse sono arrivate, ma solo alla fine del colloquio”.
“Mi sono sentito umiliato, trattato come un idiota e offeso”, ha commentato Matrone, “è come se mi avessero detto: ‘Ringrazia Dio che sei ancora vivo, cosa vuoi ancora?’. Non ci sto più a subire tutto questo e per di più dalle istituzioni che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini e dare delle risposte ai familiari delle vittime e ai sopravvissuti: sono pieno di rabbia”.