Prosegue la battaglia ambientalista per la delocalizzazione del cementificio, al quale il comune di Pescara ha negato il rinnovo dell’autorizzazione d’esercizio, dopo aver appreso della richiesta della Sacci, società proprietaria dell’impianto, di voler passare allo smaltimento di rifiuti definiti pericoloso. In sostanza, l’amministrazione Mascia ha aperto la strada per la delocalizzazione delle ciminiere di via Raiale fuori dai confini della città. Toccherà, però, a Regione, Arta e Asl, tra gli altri, pronunciarsi sulle sorti dello stabilimento, e per sensibilizzare questi, oltre alla popolazione, le associazioni ambientaliste hanno fissato un calendario di manifestazioni.
La prima questa mattina, davanti alla sede Asl di via Paolini, dove i manifestanti hanno indossato le mascherine anti smog per lanciare un chiaro messaggio: “No all’inceneritore mascherato tra le nostre case”. Per il Wwf, che ha avuto accesso al quadro delle emissioni autorizzate dalla Regione fin dal 2008, l’impianto della Sacci produrrebbe già fumi di rifiuti nocivi per salute. I dati forniti dal comune, oggi presente con l’assessore Isabella Del Trecco, riferiscono di 158 tonnellate di materiale di scarto bruciate ogni anno che emettono nell’atmosfera migliaia di tonnellate di sostanze quali biossido di azoto, polveri, ossido di carbonio, ossidi di zolfo e di centinaia di chili di metalli tra cui arsenico, cromo, mercurio, cadmio, diossine. “Siamo rimasti a bocca aperta”, afferma Loredana, membro della segreteria del Wwf Abruzzo, “quando abbiamo letto i numeri delle emissioni: ci chiediamo come sia stato anche solo concepibile nel 2008 rinnovare l’Autorizzazione integrata ambientale con questi dati visto che la qualità dell’aria a Pescara era già ampiamente in una situazione di illegalità”. Viene lamentata anche la scarsa trasparenza: “I cittadini non sono stati minimamente coinvolti nel procedimento nel 2008”, prosegue Di Paola, “e si voleva reiterare questa modalità di procedere anche per l’attuale rinnovo dell’Aia proposto dall’azienda”. Da qui le motivazioni della protesta di oggi e della fiaccolata che sabato alle 18:00 partirà da piazza Alessandrini per arrivare in via Raiale. Nel frattempo, il Wwf ha inviato una diffida alla Asl per non rilasciare l’autorizzazione alla Sacci, e ha lanciato il grido di protesta contro Arta e Regione Abruzzo, “che rilasciarono già l’autorizzazione nel 2008, nonostante il Piano Regionale della Qualità dell’Aria che identificava Pescara come zona di risanamento era stato già approvato nel 2007 e quindi era vigente al momento dell’autorizzazione del 2008”, spiegano gli ambientalisti.
I dati sulle emissioni nocive del cementificio(fonte Wwf)
878 tonnellate/anno di Biossido di Azoto
375 tonnellate/anno di Biossido di Zolfo
62,7 tonnellate/anno di polveri
1051 tonnellate/anno di ossido di carbonio
554 kg/anno di metalli come arsenico, cromo, piombo
C’era anche l’assessore comunale all’Ambiente Isabella Del Trecco a manifestare con Wwf, Abruzzo Social Forum, Italia Nostra, Mila Donnambiente e il Comitato No Rifiuti a Fosso Grande, che ha ribadito la pacifica opposizione del comune alla permanenza del cementificio in via Raiale. Sul fronte istituzionale, ha riferito l’assessore, si lavora alla delocalizzazione attraverso la convocazione per i prossimi giorni di un tavolo tecnico che vedrà anche la presenza della Regione Abruzzo e della Sacci, per vagliare la possibilità di accedere a fondi europei per agevolare e contribuire allo spostamento dell’azienda. Lo stesso assessore ha ricordato il percorso programmato per la fiaccolata di sabato pomeriggio: partirà alle 18:00 da piazza Alessandrini, dinanzi all’ex Tribunale e si snoderà in via Conte di Ruvo, via Saline, via Tavo, via Lago di Capestrano, via Sacco, via Stradonetto, per giungere in via Raiale, dinanzi al cementificio. “Un’iniziativa simbolica”, commenta Del Trecco, “per la quale chiediamo la partecipazione di tutta la città, tutta indistintamente interessata dal problema delle polveri del cementificio che ricadono ovunque, e non solo su una fetta di Porta Nuova”.