Il ministro dello Sport a Pescara: 70 milioni per il nuovo stadio VIDEO-FOTO

Pescara. Risorse finanziarie private, pari a 70 milioni di euro, saranno destinate, attraverso il Masterplan del Comune di Pescara relativo a Pescara sud, alla realizzazione del nuovo stadio di calcio.

Il progetto preliminare relativo alla nuova infrastruttura sportiva, redatto dalla società Proger, è stato, presentato questa mattina, a Pescara, in Comune, alla presenza del ministro per lo Sport, Luca Lotti, del presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e del prefetto di Pescara, Francesco Provolo.

Per conto della Proger sono intervenuti l’ad Umberto Sgambati ed il progettista Giovanni Vaccarini. Sorgerà una cittadella dello sport, nell’ambito della quale anche lo stadio Adriatico vivrà una importante valorizzazione, in una sorta di city-campus attorno alla pineta dannunziana che, nelle previsioni, finirà per avere un impatto rilevante sull’economia cittadina e non solo oltre a consegnare alla collettività abruzzese un impianto moderno, funzionale e pienamente rispondente alle nuove normative FIFA. Inoltre sono previsti una nuova stazione ferroviaria, nuove attività comemrciali, una fermata del bus e quasi mile parcheggi auto.

“In un momento in cui la finanza pubblica è soggetta a regole di rigore, – ha esordito D’Alfonso – non possiamo che salutare con favore il coinvolgimento, in questa operazione, di forze economiche private capaci di mettere in campo una bella iniziativa di responsabilità sociale e d’impresa”.

“Riteniamo, – ha proseguito – che i valori di questa iniziativa siano almeno tre: in primo luogo, riusciamo in anticipo a prefigurare, senza attendere eventuali emergenze, la risposta ad un bisogno dettato dalla modifica delle regole da parte della FIFA in ambito di impiantistica; in secondo luogo, la valenza del progetto è data dal fatto che chi mobilità le risorse è il privato che dà copertura ad un investimento infrastrutturale – ha continuato – che non ha nulla da invidiare alle altre operazioni infrastrutturali che la Regione sta portando avanti a favore degli abruzzesi; il terzo valore – ha spiegato D’Alfonso – riguarda quel tempo speciale che si destina alla pratica dello sport o alla fruizione degli eventi sportivi”.

Dal Governatore un attacco alla Soprintendenza ai beni architettonici: “Non è possibile – ha detto – che una figura stipendiata dallo Stato, in nome del presidio di una competenza che difende, realizzi una serie di no, con la carta intestata della pubblica amministrazione che poi ostacola, e non faccia fare successo a quella iniziativa economica, e mi riferisco a tutte le manifestazioni del Mibact che in qualche modo operano nel territorio”. Un attacco che segue le polemiche avute da D’Alfonso negli ultimi tempi, a più riprese, con la soprintendenza in merito al restyling dell’Adriatico. “A Lotti -ha aggiunto – dico che la risorsa finanziaria è limitata, che la risorsa normativa si sta rivelando straordinaria, anche grazie alla flessibilità che avete introdotto, ma noi abbiamo bisogno di un’altra risorsa da mettere in campo, oltre quella delle idee e delle imprese – ha rimarcato D’Alfonso – ovvero che la pubblica amministrazione si presenti componibile con l’intrapresa privata. Il dl Mezzogiorno introduce una rivoluzione, concependo una logica pattizia tra pubblica amministrazione e privati, e le Zes azzerano le procedure – ha concluso D’Alfonso – ma noi dobbiamo sempre più concepire la straordinarietà dell’approccio collaborativo della pubblica amministrazione quando c’è un’iniziativa di intrapresa economica”.

LOTTI: STADI DI PROPRIETA’ PER MIGLIORARE IL CALCIO

“Gli stadi di proprietà”, ha ribattuto Lotti, “sono un pezzo del futuro perchè il ragionamento della ristrutturazione degli stadi privati e di come si vive lo spettacolo in uno stadio privato, aiuta a vedere un calcio e uno spettacolo diverso. Aiuta quindi ad avere – ha proseguito – un campionato più bello e avvincente, grazie anche alla modifica della norma sulla Melandri che abbiamo portato in finanziaria e che porterà delle novità importanti sulla redistribuzione dei denari e dei proventi dei diritti televisivi”.

“Sono convinto, pero’, che di pari passo, stadi nuovi, più funzionali e più belli, di proprietà delle società sportive potranno aiutare l’intero comparto ad avere uno spettacolo migliore. Mi fa piacere – ha concluso – vedere che ci sono realta’ che investono sulle infrastrutture sportive, considerando le infrastrutture essenziali”.

SEBASTIANI: NUOVO STADIO ENTRO IL 2019

“I nuovi stadi fanno aumentare del 50% i ricavi delle società al botteghino, che a Pescara al momento sono di circa 1,2 milioni di euro annui e dunque ci saranno grandi benefici per la Pescara Calcio, permettendo sia alla città che al club di crescere”, ha rimarcato il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, “Occorrerà un investimento di 70 milioni di euro e sarà possibile arrivare alla realizzazione del nuovo stadio entro il 2019 – ha aggiunto Sebastiani – La ricaduta sarà enorme anche in termini di nuovi posti di lavoro”. Secondo il patron del Pescara, “bisogna farsi trovare pronti, perché tra qualche anno occorrerà per forza giocare in nuovi stadi. Sono orgoglioso che la città abbia preso di petto la questione del nuovo stadio – ha concluso Sebastiani – visto che dopo la prima uscita del progetto ho ascoltato molti interlocutori, qualificati e importanti, e tutti concordano sulla necessità del nuovo stadio”.

UNO STADIO VERDE

“Sarà uno ‘stadio verde’, la pineta dannunziana non sarà toccata, ma ampliata e protetta, il fosso Vallelunga sarà riqualificato insieme al Villaggio Alcyone e l’invaso del nuovo stadio sarà di 10 ettari, con parcheggi di scambio e una fermata ferroviaria a ridosso che formeranno un nuovo hub trasportistico”. Così il progettista Giovanni Vaccariniha illustrato le caratteristiche del nuovo stadio cittadino. “Si scaverà il meno possibile, la mobilità vedrà moltiplicarsi i criteri di accesso e saranno utilizzati materiali sostenibili – ha poseguito Vaccarini -. Sarà uno stadio da circa 20mila posti, con attività commerciali, ristoranti e poi ‘Casa Pescara’ con servizi e sky box. Sarà soprattutto uno stadio che inserirà in un’area verde, in modo armonico rispetto all’ambiente circostante. La parte coperta sarà di 4.000 metri quadrati e l’area commerciale di 16.200 metri quadrati – ha concluso il progettista – saranno garantite sicurezza, accessibilità per tutti, grande atmosfera e ottima visuale”.

Umberto Sgambati, amministratore delegato della Proger, che insieme al Pescara Calcio è parte attiva del progetto, spiega di avere “voluto puntare sulla ‘Pecaresitudine’, da utilizzare per portare l’Abruzzo nel mondo, con questo nuovo stadio che rappresenta una grande occasione per la città”.

“MAXI EDIFICAZIONE NELLA RISERVA: CHI PAGA?”

“Chi paga l’intera operazione immobiliare? Chi paga la realizzazione del presunto impianto sportivo e come si pagano gli espropri delle aree private?”, si interroga polemicamente in una nota il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, che aggiunge: “Una cosa invece è emersa in maniera inequivocabile: a oggi la costruzione del nuovo stadio è un pretesto per dare il via libera a una maxi-edificazione dentro la riserva, con palazzi e un centro commerciale, dettagli che non faremo mai passare a Pescara, neanche se venisse il Presidente della Repubblica, figurarsi un quasi ex Ministro allo Sport. Al sindaco-fantasma Alessandrini e all’assessore Civitarese rinnoviamo il suggerimento di darci le carte per permetterci di leggere i dati e soprattutto i conti della maxi- operazione da 70milioni di euro”.

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