Pescara Fiamme Gialle a caccia dello scontrino. Sono 60 i militari del comando provinciale che, anche in borghese, hanno battuto i negozi della città e dell’hinterland per controllare gli incassi non registrati dai commercianti.
Vasto il piano coordinato di controllo economico sul capoluogo adriatico e sul suo hinterland. I Berretti Verdi hanno battuto le attività commerciali del centro, ma anche di Pescara sud e delle riviere, servendosi dei ‘dati caldi’, ovvero la mappatura del territorio e le correlate analisi di rischio che, incrociate, sono divenute oramai gli strumenti più utili per la Finanza per aggiustare la mira delle indagini verso i commercianti sui quali emergono significativi indizi di comportamenti illeciti e di infedeltà fiscale. Agenti in divisa, ma anche in borghese, hanno controllato che venissero emessi i regolari scontrini ad ogni acquisto, spulciando in tutto il variegato panorama del commercio pescarese e senza risparmiare le zone interne della provincia. Ben 65 le violazioni riscontrate su 104 esercizi controllati: tutte contestazioni per mancata o irregolare emissione di scontrini e ricevute fiscali da attività commerciali di ogni tipo.
Questa vanno ad aggiungersi alle 652 violazioni dello stesso già individuate dagli uomini in capo al colonnello Maurizio Odorisio da gennaio ad agosto 2012.
Nel corso della stessa operazione sono stati constatate 3 violazioni per impiego di manodopera in nero.