Pescara, “Decementa”: da cementificio a luogo per bambini. La parola di D’Alfonso

La zona dove attualmente sorge l’ex cementificio di Pescara, si chiamerà “Decementa”.

Vogliamo che l’opificio, dopo una lunghissima inattività, venga considerato esausto ai fini dell’attività industriale e venga riconsegnato alla città per un uso volto alla valorizzazione ambientale, urbana e civile di questa Grande Pescara che sta sorgendo“, ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, stamattina in conferenza a Pescara.

Vogliamo che questo edificio diventi la prima infrastruttura per la nuova Pescara città dei bambini, uno spazio per il tempo libero e per la cultura e dove c’è la storia per dar luogo a questo grande progetto“, ha concluso il presidente ricordando il “valore insolvibile della struttura“.

Pronto l’intervento sull’argomento del consigliere comunale Stefano Casciano. “Il gruppo consiliare Art 1 del Comune di Pescara – dichiara Casciano – è assolutamente contrario alla riattivazione del cementificio e ci schieriamo compatti al fianco delle istituzioni locali che stanno lavorando per restituite quegli spazi alla collettività cittadina“.

Immaginiamo di poter trasformare, una volta abbattuto il vecchio edificio, quel vuoto urbano in una piazza sul fiume, che diventi non solo nuovo centro di aggregazione, ma anche uno stimolo per proseguire nella bonifica del fiume Pescara”.

Della stessa idea, l’assessore regionale alle Politiche Sociali ed esponente del movimento politico Articolo Uno, Marinella Sclocco. “Da politico, da assessore ma soprattutto da cittadina pescarese, legata al quartiere di origine seguirò con attenzione la situazione e le evoluzioni legate alle strutture e agli spazi del Cementificio e sosterrò con forza le azioni messe in campo per escludere il ripristino di attività industriali in quell’area“.

Pensiamo – ha concluso Sclocco – a farne qualcosa di sostenibile per l’ambiente, ma che sia di alto valore e qualità per il sociale, per i bambini, per gli adolescenti, per i pescaresi e per tutti gli abruzzesi“.

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